Juventus, Tudor se la prende col calendario: “Che pazzia! Saremmo stati primi”

La Juventus sarà impegnata questa sera contro il Real Madrid in Champions League, reduce dalla sconfitta in campionato contro il Como. I bianconeri stanno attraversando un momento di crisi, i risultati e le prestazioni lo riflettono a pieno, tanto che la società ha iniziato a mettere in dubbio il futuro di Tudor sulla panchina.
Tudor e il calendario: “Mi sono spiegato così questa crisi”
In vista della sfida con i Blancos, in conferenza stampa, il croato ha parlato del momento che sta attraversando con la sua squadra e tra le cause ha individuato anche il calendario. Un tema molto discusso in questa stagione, i troppi impegni dei club, spesso ravvicinati, non consentono alle squadre di recuperare e di allenarsi per preparare al meglio le gare. “Le partite sono quelle che sono, perché abbiamo commentato questa pazzia di calendario. Io sto vedendo tre partite di Champions con Borussia, Villarreal e Real. Poi in campionato Inter, Atalanta e Milan – ha detto l’allenatore – Poi partita dopo partita arriva la fatica. Alla Juve un pari porta frustrazione. Io mi sono spiegato questa crisi della Juve, ma tutte ste partite una dopo l’altra rendono tutto più difficile”.
Tudor: “Se l’analisi è cosi, non siamo sulla strada giusta”
“I ragazzi potevano dare di più e anch’io potevo dare di più – ha poi aggiunto – Noi siamo una buona squadra e dobbiamo avere onestà intellettuale e capacità di analisi e vedere cosa può fare e dare questa squadra. Noi dobbiamo analizzare con umiltà e lucidità. A me questa squadra piace e questi giocatori sono buoni, però questa maglia pesa. Io penso a come superare queste problematiche. Se l’analisi è ‘noi siamo la Juve e si deve vincere sempre’, allora non è la strada giusta”.
Tudor sul futuro
Il tecnico croato è finito sul banco degli imputati e da qualche giorno si parla del suo futuro, in bilico alla Juventus. Sull’argomento l’ex allenatore della Lazio ha detto: “Io non leggo i giornali. Io posso solo reagire quando vedo l’energia di chi mi sta attorno. Io sono solo concentrato sulla squadra e su quello che devo fare. Qua non ci sono segreti e il lavoro da allenatore è un continuo chiedersi cosa fare per il bene della squadra. Alla Juve un pareggio o una sconfitta ed è sempre stato così. Io sono molto lucido e mi è tutto molto chiaro. Sono sereno, mi sento bene e motivato ad andare avanti. Io voglio preparare ogni partita come una finale. Senza gli errori di Verona e con un altro sorteggio saremmo stati primi. È così e non ci sono scuse. È così al 100%, perché analizzo la prestazione”.