Calcio

Maradona, 5 anni dalla morte: la moneta per il “Gol del Secolo”

A cinque anni dalla scomparsa, l'Argentina onora Maradona con una moneta celebrativa e riemergono i ricordi di una sua intervista.
Diego Armando Maradona, Napoli
Diego Armando Maradona, Napoli

Ricorre oggi il quinto anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona, venuto a mancare all’età di 60 anni a causa di un arresto cardiaco. L’Argentina, il mondo del calcio e tutti coloro che lo hanno amato ricordano il “più grande giocatore del mondo”, mentre la sua eredità viene celebrata anche attraverso un’iniziativa ufficiale.

In vista della Coppa del Mondo 2026, la Banca Centrale della Repubblica Argentina ha emesso una speciale moneta commemorativa in argento. Il motivo principale non è altro che lo schema grafico della leggendaria azione del “Gol del Secolo”, la rete segnata contro l’Inghilterra nei quarti di finale dei Mondiali del 1986. La moneta celebra l’incredibile dribbling con cui Maradona coprì sessanta metri in dieci secondi, superando cinque avversari e il portiere Peter Shilton. Questo gol, votato dalla FIFA come il migliore del XX secolo, festeggerà il suo quarantesimo anniversario la prossima estate.

Il portavoce della Banca Centrale ha dichiarato che la moneta è dedicata alla Coppa del Mondo 2026 e rappresenta “una metafora dell’amore per il calcio”. Il gesto, ricordano i più, avvenne solo quattro minuti dopo l’infame “Mano de Dios”, uno dei momenti più controversi della storia del calcio.

Il ricordo dell’intervista del 2005

In occasione di questo anniversario, riemergono anche i ricordi di un’emozionante intervista che Maradona concesse al Mirror nel 2005. All’epoca, El Pibe de Oro appariva più in forma, sereno e rilassato.

Durante il colloquio, Maradona rivelò di essere in anticipo sui tempi: parlò del suo sostegno all’introduzione della tecnologia video (VAR) nel gioco, pur riconoscendo che avrebbe annullato immediatamente il suo gol di mano. Parlò anche apertamente della sua dipendenza dalla cocaina e del suo profondo rammarico per non aver trascorso più tempo con le sue figlie. “Ero dipendente dalla cocaina,” disse, “ma la vita ora vale la pena di essere vissuta di nuovo. Mi stavo consumando e annientando.

Quando gli fu chiesto chi fosse il giocatore più grande di tutti i tempi tra Pelé, Johan Cruyff e lui stesso, Maradona rispose con la tipica arguzia e sicurezza: “Mia madre dice che sono io, e tutti ascoltano mia madre!“.