
Il debutto in campionato dell’Olympique Marsiglia è stato seguito da un episodio che ha travolto società e tifosi. Dopo la sconfitta contro il Rennes, Adrien Rabiot e Jonathan Rowe sono arrivati alle mani nello spogliatoio, con pugni e insulti che hanno mandato in tilt l’ambiente. Nel mezzo della rissa, il giovane Darryl Bakola ha accusato un malore, alimentando ulteriormente lo shock di compagni e staff. Il direttore sportivo Medhi Benatia, tra i principali fautori degli acquisti, non ha nascosto la propria incredulità: “Ho parlato con giocatori e agenti, tutti erano scioccati. Non avevamo mai visto niente del genere. Pugni nello spogliatoio, un ragazzo a terra con un malore… impossibile lasciar correre”. E pur dichiarando il suo legame personale con Rabiot, Benatia ha riconosciuto che la rottura era inevitabile: “Lo adoro come uomo e calciatore, ma comportamenti così non sono tollerabili”.
Tutti uniti
La reazione della dirigenza non si è fatta attendere. Il presidente Pablo Longoria ha definito l’accaduto “un evento di estrema gravità e violenza, qualcosa di inaudito” e ha annunciato la sospensione immediata di entrambi i giocatori, invitandoli a trovarsi una nuova squadra. Anche Roberto De Zerbi, pur abituato a spogliatoi caldi, è rimasto profondamente colpito dalla scena. L’OM, già in difficoltà sul campo, deve ora fronteggiare una crisi interna che rischia di condizionare pesantemente la stagione, con la necessità di ristabilire ordine e credibilità in un gruppo improvvisamente lacerato da tensioni esplosive