Nainggolan attacca Monchi: “Un bugiardo, non lo stimo”
Nella sua lunga intervista al Romanista, Radja Nainggolan torna a rovistare tra le pieghe più dolorose della propria avventura romanista, soffermandosi sugli istanti che precedettero l’addio alla Capitale. Il centrocampista non ha infatti nascosto la delusione per una separazione che ha segnato la sua carriera. Il belga ha voluto rimarcare in particolare come la presenza di Monchi abbia avuto un ruolo determinante in quella frattura. “Andare via dalla Roma è stata la scelta peggiore della mia vita, ma non potevo fare diversamente per rispetto del mio carattere e della mia persona”, ricorda Nainggolan, lasciando riemergere tutto il suo rammarico.
Rapporto incrinato
Il racconto dell’ex giallorosso entra poi nel vivo quando emergono i retroscena legati alle manovre di mercato che lo riguardavano. Nainggolan ricorda inizialmente un rapporto positivo con il direttore sportivo spagnolo, salvo poi descrivere una brusca svolta inattesa. “Monchi? Avevo un bel rapporto con lui, addirittura mi chiedeva consigli su chi avremmo dovuto comprare”, afferma. A incrinare tutto sarebbe stata la scoperta delle offerte provenienti dalla Turchia, comunicate da un intermediario mentre lui era in vacanza, senza alcuna informazione preventiva né per lui né per il suo agente. “Quando richiamai questo intermediario, mi disse che il direttore sportivo della Roma gli aveva dato mandato di vendermi in Turchia”, prosegue il belga, spiegando così l’origine della rottura. Da lì la scelta di prendere in mano il proprio destino e accettare l’Inter di Spalletti. “Sono fatto così, non posso vivere la quotidianità al fianco di una persona che non stimo e che si è comportata da bugiarda con me. Monchi poi voleva vendere tutti, specialmente Dzeko”, conclude, consegnando una chiusura ancora intrisa di amarezza.