Calcio

Napoli, la proposta di De Laurentiis alla Lega: “Serie A a 16 squadre e partite in chiaro”

De Laurentiis si rivolge alla Lega e sottolinea la necessità di una riforma strutturale del campionato
Aurelio De Laurentiis
Aurelio De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista a Sette, il settimanale de Il Corriere della Sera, in cui si è soffermato su diversi temi riguardanti il Napoli e non solo. Parlando del campionato italiano, il patron del club partenopeo ha detto la sua sul funzionamento della Lega sottolineando la scarsa partecipazione dei proprietari alle assemblee e la necessità di una riforma strutturale del campionato.

De Laurentiis e il confronto con gli altri proprietari

“Il confronto è con gli altri proprietari, ma se mi permette il gioco di parole, vorrei appunto confrontarmi con loro. Invece quando vado alle assemblee di Lega trovo amministratori, direttori, segretari, ma proprietari pochi. Il mio non è snobismo: senza i proprietari non si cambierà mai niente, e infatti la Lega Calcio non funziona, è un organismo imbelle”, ha spiegato De Laurentiis. 

La proposta alla Lega

Poi, ha lanciato una proposta alla Lega: far tornare il campionato a 16 squadre. “Auspico che la Serie A dimagrisca come nel 1986 – ha spiegato – così da evitare che i calciatori si usurino bruciando il loro valore. Un torneo a 16 quadre eviterebbe anche quelle partite con poche migliaia di spettatori in Tv che indeboliscono la credibilità commerciale del calcio”. 

De Laurentiis: “Serie A in chiaro, gli italiani sarebbero felicissimi”

Infine, sui diritti tv il presidente ha aggiunto: “È maturo il tempo perché Giorgia Meloni tolga il tetto pubblicitario alla Rai per finanziare con gli introiti della pubblicità tutta la Serie A che andrebbe in chiaro, dividendo il campionato fra Rai e Mediaset. Gli italiani sarebbero felicissimi di poter vedere tutte le partite gratuitamente e lo share andrebbe alle stelle. Le soluzioni sono due: o andare in chiaro, dando ai club i ricavi della pubblicità, o puntare sui tifosi attraverso la pay per view, in modo tale che oltre a vendere i biglietti per lo stadio reale, si possano vendere anche quelli per lo stadio virtuale”.