Cannavaro spiega: “Ho scelto l’Uzbekistan perché va al Mondiale”
Per l’Italia il ritorno al Mondiale, dopo dodici anni di assenza, passerà inevitabilmente dai playoff di marzo. C’è però chi ha già la certezza di essere protagonista nella prossima rassegna iridata, in programma tra Canada, Messico e Stati Uniti. È Fabio Cannavaro, che guiderà l’Uzbekistan, inserito nel girone K insieme a Portogallo e Colombia. L’ex Pallone d’Oro ha raccontato a Sky le motivazioni della sua scelta e ha offerto anche una riflessione sul futuro della Nazionale azzurra.
Cannavaro e la scelta dell’Uzbekistan
Cannavaro ha spiegato di aver accettato l’Uzbekistan perché si tratta di una Nazionale qualificata al Mondiale, un traguardo storico per il Paese. Un’esperienza nuova ed entusiasmante, soprattutto per i giocatori, che avranno molto da imparare. L’ex capitano azzurro ha ammesso di essersi un po’ stancato di aspettare un’occasione in Italia: la sua priorità era allenare nel nostro Paese, ma in assenza di opportunità ha scelto di allargare i propri orizzonti e fare esperienza all’estero.
Sulla scelta di Gattuso per la panchina
Sulla situazione dell’Italia, Cannavaro ha espresso preoccupazione: l’assenza dal Mondiale sta diventando un’abitudine pericolosa. Un’altra esclusione sarebbe un vero dramma. L’auspicio è che Gattuso riesca a portare la squadra alla qualificazione, nonostante due sfide complicate. E a proposito di Gattuso, Cannavaro ha chiarito di non essere mai stato realmente vicino alla panchina della Nazionale. Le voci, secondo lui, sono nate soprattutto dai media, come già accaduto con De Rossi. La scelta di Gattuso lo trova comunque d’accordo: si tratta infatti di un profilo che può rappresentare un valore aggiunto in questo momento.
Sulla Serie A
Infine, uno sguardo alla Serie A, che Cannavaro segue con attenzione. Il campionato resta interessante e molto competitivo: Inter e Napoli sulla carta sembrano superiori, ma il campo e gli infortuni possono cambiare tutto. Il Milan, sotto questo aspetto, è avvantaggiato. Nessuna squadra scappa davvero, ed è questo a rendere il torneo avvincente. Bene anche realtà come il Como, che ha investito su giocatori di qualità, il Bologna di capace di dare sempre qualcosa in più, e altre squadre come il Sassuolo, il Genoa e il Pisa.