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Infantino: “Porteremo la Coppa del Mondo in Bolivia”. La promessa fa discutere

Infantino garantisce il Mondiale alla Bolivia: l'ambiziosa promessa che riaccende la polemica sugli stadi in alta quota (fino a 4.000 metri).

Gianni Infantino si è spinto oltre ogni previsione. Il presidente della FIFA ha garantito lunedì che la Bolivia ospiterà una delle prossime edizioni della Coppa del Mondo. Una promessa tanto coraggiosa quanto suscettibile di scatenare un vespaio di polemiche tra le altre nazioni.

Porteremo qui un Mondiale, questo è certo. Vedremo di che tipo di Mondiale stiamo parlando,” ha dichiarato Infantino a La Paz, una delle capitali boliviane, durante le celebrazioni per il centenario della Federazione calcistica boliviana (FBF). Il torneo, comunque, non si svolgerebbe prima del 2038, la cui organizzazione è ancora da assegnare.

L’incognita dell’altitudine

La Bolivia, che si è qualificata a fatica per i play-off e ha la possibilità di giocare la Coppa del Mondo 2026, è storicamente temuta da molte squadre. Il motivo risiede negli stadi situati in alta quota, che comportano condizioni di gioco proibitive per i calciatori non acclimatati.

Settimi nelle qualificazioni ai Mondiali nella regione sudamericana, gli Altiplanicos hanno perso solo due delle nove partite casalinghe di questa stagione. La maggior parte di queste si è giocata allo stadio Hernando Siles di La Paz, a oltre 3.700 metri di altitudine, ma anche allo stadio municipale di El Alto, a oltre 4.000 metri.

Eppure, non c’è nessuna controindicazione ufficiale all’altitudine. Anche se la FIFA aveva temporaneamente bandito le partite internazionali sopra i 2.500 metri nel 2007 per ragioni sanitarie (una decisione che colpì Perù, Ecuador e Colombia), l’organismo ha revocato il divieto nel 2008 di fronte alle proteste.

Il club sudamericano degli ospitanti

(Inizieremo) a discuterne con il presidente eletto,” ha aggiunto Infantino, rivolgendosi a Rodrigo Paz, il nuovo presidente eletto dai boliviani al secondo turno e presente all’anniversario della FBF.

Situata in parte sulla catena montuosa delle Ande, la Bolivia si unirebbe all’Uruguay (che ospitò la prima Coppa del Mondo nel 1930), al Brasile (1950 e 2014), al Cile (1962) e all’Argentina (1978) tra i Paesi sudamericani ad aver ospitato la rassegna iridata. La promessa è stata fatta, ma la strada per il Mondiale boliviano si preannuncia irta di sfide e polemiche.