Nazionali

Italia–Israele, la partita delle polemiche: tra qualificazioni e richieste di boicottaggio

Il 14 ottobre l'Italia ospiterà Israele a Udine per le qualificazioni ai Mondiali, ma la partita è al centro di forti polemiche
Gennaro Gattuso, Italia
Gennaro Gattuso, Italia

Il 14 ottobre l’Italia di Rino Gattuso affronterà Israele a Udine. L’incontro, tuttavia, è al centro di forti polemiche: migliaia di persone chiedono di annullarlo per protesta contro il genocidio in corso in Palestina, dove, negli ultimi due anni, migliaia di civili sono stati uccisi o sono morti di malnutrizione in seguito alle azioni del governo di Netanyahu. Sui social si moltiplicano gli appelli al boicottaggio, ma il ministro dello Sport ha ribadito che la partita si giocherà regolarmente.

Partita la vendita dei biglietti

La FIGC ha già messo in vendita i biglietti, con prezzi popolari fino a un massimo di 50 euro, e le vendite procedono nonostante le proteste. In Parlamento, Mario Berruto (PD) ha denunciato il silenzio di FIFA, UEFA e CIO, definendolo un’ipocrisia inaccettabile di fronte alla tragedia di Gaza, e ha ricordato che lo sport è anche un atto politico. La federazione palestinese ha chiesto l’esclusione di Israele, tuttavia, in assenza di interventi delle organizzazioni internazionali, il match si disputerà. Nessun calciatore italiano ha finora preso posizione e tutti i convocati di Gattuso sembrano destinati a scendere in campo.

Le proteste nel mondo del calcio

All’estero, invece, il mondo del calcio si sta muovendo: Mohamed Salah, dopo un lungo silenzio, ha criticato apertamente l’UEFA per la gestione del caso Obeid, mentre alcune tifoserie hanno boicottato l’acquisto di giocatori israeliani e mostrato apertamente il proprio sostegno alla Palestina, anche a costo di arresti. Sul web è partita una petizione per cancellare o boicottare Italia–Israele, che ha già raccolto migliaia di firme. Le posizioni restano divise: da un lato c’è chi vede nella partita un passaggio fondamentale per evitare la terza assenza consecutiva dell’Italia ai Mondiali, dall’altro chi ritiene che la questione politica superi di gran lunga l’importanza sportiva del torneo.