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Robertson, il ricordo di Jota e la notte delle meraviglie – VIDEO

Andy Robertson in lacrime per Diogo Jota e la gioia incontenibile: le reazioni degli eroi scozzesi dopo la storica qualificazione
Diogo Jota
Diogo Jota (Photo by Maja Hitij - UEFA/UEFA via Getty Images)

Locali notturni di Glasgow, vino rosso con Kenny Dalglish e un incredibile tributo commovente al compianto Diogo Jota, tutto questo è passato per la testa del capitano della Scozia, Andy Robertson.

I giocatori della Scozia hanno parlato, e hanno continuato a parlare, dopo aver sigillato il pass per i Mondiali maschili per la prima volta dal 1998, grazie a una vittoria a dir poco incredibile per 4-2 contro la Danimarca, favorita del girone. Scott McTominay ha segnato uno dei gol più belli di sempre per la Scozia, mentre Kieran Tierney e Kenny McLean hanno entrambi piazzato due prodezze nei minuti di recupero, regalando una delle più grandi vittorie nello stadio nazionale. Dopo quelle due reti, le celebrazioni sono state selvagge e sono continuate ben oltre il fischio finale, con giocatori e tifosi protagonisti di scene di giubilo nella zona sud di Glasgow.

Non riuscivo a togliermi Jota dalla testa

Il capitano della Scozia, Andy Robertson, ha voluto rendere omaggio all’ex compagno di squadra del Liverpool, Diogo Jota, scomparso la scorsa estate in un incidente stradale. “L’ho nascosto bene, ma oggi sono a pezzi“, ha detto il trentunenne. “So l’età che ho, questa potrebbe essere la mia ultima possibilità di andare ai Mondiali. Non riuscivo a togliermi dalla testa il mio amico Diogo Jota. Parlavamo così tanto di andare ai Mondiali perché lui aveva saltato l’ultimo con il Portogallo e io con la Scozia. So che oggi starà sorridendo per me.

Robertson ha espresso tutta la sua gioia: “Sono così contento che sia finita in questo modo. Questo gruppo di ragazzi, questo staff, è il miglior gruppo di cui abbia mai fatto parte. Il discorso del mister prima della partita è stato incredibile. Ha ripercorso i grandi momenti che abbiamo avuto. La qualificazione agli Europei, non ricordava bene dove eravamo, eravamo al Wunderbar. Ha detto ‘facciamone un altro’. Eravamo piuttosto emozionati. Farlo per lui, per lo staff e per tutte le nostre famiglie, passerà alla storia come una delle notti più belle della mia vita. Questo riassume questa squadra: mai dire mai. Andiamo avanti fino alla fine in una delle partite più folli. Abbiamo fatto soffrire il Paese, ma sono sicuro che ne è valsa la pena. Andiamo ai Mondiali.”