Calcio

Pallone d’Oro, il padre di Yamal si lamenta: “Un danno morale!”

Il padre di Lamine Yamal si è lamentato della mancata assegnazione del Pallone d'Oro al figlio
Lewandowski e Yamal, Barcellona
Lewandowski e Yamal, Barcellona

Ousmane Dembélé è il nuovo Pallone d’Oro 2025. L’attaccante del Paris Saint Germain, che nella serata di ieri ha saltato l’impegno con l’Olympique Marsiglia per presenziare alla cerimonia dell’assegnazione del premio individuale più ambito al mondo, è stato premiato per una stagione formidabile. Nella scorsa stagione ha segnato 35 gol, ha servito 15 assist nelle 53 partite giocate con il PSG, alzando al cielo una Ligue 1, una Supercoppa di Francia, un Coppa di Francia e soprattutto una Champions League, in finale contro l’Inter.

Le polemiche su Dembélé

Il club parigino, anche grazie al preziosissimo contributo di Dembélé, si è laureata come la squadra più forte al mondo dell’ultima stagione, in grado di sfiorare anche il Mondiale per Club, perso in finale contro il Chelsea di Maresca. Eppure, nonostante numeri e trofei propendano verso l’attaccante francese, anche questa volta c’è chi fa polemica per l’assegnazione del Pallone d’Oro. Tra questi c’è il padre di Lamine Yamal che, a seguito della cerimonia, ha polemizzato sul secondo posto del figlio, vincitore invece del Trofeo Kopa come miglior U-21 al mondo.

Il padre di Yamal contesta l’assegnazione del Pallone d’Oro

«Pallone d’Oro a Dembélé? Non direi che è stato un furto, ma un danno morale a un essere umano. Perché credo che Lamine Yamal sia il miglior giocatore del mondo. Di gran lunga… e di molto. Non perché è mio figlio, ma perché è il miglior giocatore del mondo, non ha rivali. È Lamine Yamal. È successa una cosa molto strana qui. L’anno prossimo sarà il Pallone d’Oro spagnolo». Parole forti che creano polemiche, soprattutto dopo che lo stesso Yamal non si è espresso sull’argomento in segno di rispetto verso il suo collega e avversario.