Pepito Rossi e lo United: i retroscena di un addio forzato
Giuseppe Rossi era e resta considerato come uno dei talenti italiani più promettenti del nuovo millennio. Tanto che il persino il Manchester United decise di investire su di lui nel 2004. Pepito, eterno incompiuto a causa di problemi fisici costanti che hanno frenato il suo smisurato talento, arrivò a Old Trafford con grandi aspettative. Il suo percorso con i Red Devils, però, fu segnato da difficoltà, prestiti e da una fiducia mai realmente consolidata. Nonostante le qualità tecniche e il fiuto del gol, Rossi faticò infatti a trovare spazio nella rotazione offensiva. A distanza di anni, l’ex attaccante ha ripercorso quella fase cruciale della sua carriera in un’intervista a Fozcast. Un racconto che riporta al centro una figura chiave dello staff di Sir Alex Ferguson.
Senza mezzi termini
Nel suo sfogo, Rossi punta il dito senza mezzi termini contro Carlos Queiroz, vice di Ferguson in quel periodo. “Colpa del vice di Ferguson, Carlos Queiroz”, ha spiegato, rincarando poi la dose con un giudizio netto: “Una persona orribile!”. Tornando a quando aveva 19 anni, Rossi ricorda: “Avevo 19 anni, tornavo dal prestito al Parma e avevo segnato 9 gol in 18 partite. Nel pre-campionato stavo facendo bene. Sono andato da Queiroz e gli ho detto che la mia intenzione era di rimanere al Manchester United. E trovare più spazio”. La risposta, però, fu gelida: “Non avrai nessun minuto in più, quindi penso che dovrai cercarti un’altra squadra”. Nonostante il dialogo con Ferguson, “sapevo che voleva tenermi”, Rossi capì di non essere considerato: “Lui non mi vedeva”. Da lì la scelta obbligata: “È stato lì che ho deciso di trasferirmi in Spagna”, chiudendo definitivamente il capitolo United e aprendo quello, decisamente più fortunato, al Villarreal.