Calcio

Serie A, seconde e terze maglie in casa: perché succede così spesso? 

Cosa si nasconde dietro alla scelta di diversi club di Serie A di utilizzare seconde e terze maglie nelle gare casalinghe
Pallone Serie A

La nuova stagione di Serie A sta entrando nel vivo e all’occhio non saltano solo dati e statistiche, ma anche dettagli legati alle divise. Non è raro vedere squadre in casa utilizzare colori diversi da quelli tradizionali, una tendenza che sta prendendo sempre più piede e che nasconde motivazioni legate al marketing. 

Le squadre che hanno seguito la tendenza

La prima maglia sembra è stata “superata” dalla seconda e dalla terza particolarmente utilizzate da alcuni club. La Juventus, per esempio, nelle prime cinque gare di campionato ha utilizzato la classica casacca bianconera solo due volte allo Stadium, una volta ha giocato in giallo e due in blu. I piemontesi non sono stati gli unici, come loro anche Roma, Empoli, Parma e Milan in Champions League. 

L’obiettivo

In alcuni casi è successo in corrispondenza del lancio di una nuova divisa, ma in generale il motivo principale è un altro e ha a che far con una strategia di marketing. L’obiettivo è dare maggiore visibilità alle altre maglie: più sono legate a sfide, gol e vittorie più ci sono possibilità che vengano acquistate dai tifosi e appassionati di calcio. 

La posizione della Premier League

Questa tendenza è maggiormente sdoganata in Italia, è probabilmente il paese in Europa che ne fa più utilizzo. Contraria a questa pratica è la Premier League che, più tradizionalista, nel regolamento chiede esplicitamente alle squadre di casa di indossare il loro Home Kit.