Serie A

Aaron Martin, al Cagliari un gol da record: il motivo

Per il terzino sinistro spagnolo classe ’97 prima rete con il Genoa che vale il 3-3 finale in Sardegna
Aaron Martin, Genoa
Aaron Martin, Genoa (Getty Images)

Termina con un pirotecnico 3-3 la sfida dell’Unipol Domus tra Cagliari e Genoa. Gli ospiti passano avanti due volte con Vitinha e Ostigard – terzo gol consecutivo per l’ex difensore del Napoli – ma vengono ripresi da Borrelli e Sebastiano Esposito. Nella ripresa ancora il numero 29 sigla la doppietta personale portando in vantaggio i sardi. Quando la gara sembra ormai volgere al termine, ecco il 3-3 di Aaron Martin su punizione dalla distanza su cui Elia Caprile commette un grave errore leggendo male il rimbalzo del pallone. 

Aaron Martin beffa Caprile da 47 metri

Come riferisce Opta, il gol di Aaron Martin da 47 metri è sia la rete dalla distanza più lunga in questa stagione di Serie A sia la marcatura dalla distanza maggiore del Genoa nel massimo campionato da quando la Serie A è tornata a 20 squadre (dal 2004-05). Insomma, una rete da record che regala almeno un punto al Grifone di Daniele De Rossi, al quarto pareggio consecutivo tra Roma e Genoa. Per il terzino sinistro classe ’97 primo sigillo da quando veste la casacca rossoblù. Lo spagnolo è un vero e proprio specialista visto che in carriera tra i professionisti ha timbrato il cartellino in otto occasioni, cinque delle quali proprio su calcio piazzato. 

Caprile sul gol subito da Aaron Martin

Al termine del match Elia Caprile, portiere del Cagliari, fa mea culpa: “Sul terzo gol ho sbagliato, purtroppo fa parte del ruolo. Quando il portiere sbaglia arriva la rete avversaria. Mi assumo le mie responsabilità, non è giusto metterci la faccia solo quando le cose vanno bene. Vado avanti sempre, nelle cose belle e nelle cose meno belle. Ho sbagliato la lettura, lo analizzerò con calma con il mister dei portieri. Vengo da un periodo felice – prosegue –, è arrivata la Nazionale e soprattutto è nato mio figlio. L’emozione di diventare padre non si può descrivere, solo chi lo vive può capire. Sono fortunato perché la mia ragazza sta bene e la mia famiglia mi sostiene sempre. Appena finisco vado in ospedale e passo la notte con loro, da domani si ricomincia”.

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