Atalanta, D’Amico: “Dublino serata storica. E sullo Scudetto…”

Il segreto dell’Atalanta sono sicuramente l’allenatore, Gian Piero Gasperini, e dei giocatori. Sono loro che vanno in campo e raggiungono da anni gli obiettivi prefissati. Ma non si può nascondere il contributo prezioso che viene offerto dal lavoro dirigenziale. Dal presidente, al direttore sportivo che si sono impegnati nell’arco di questi anni per mettere nelle mani del tecnico una squadra capace di raggiungere la Champions League con frequenza e alzare al cielo l’Europa League in quella fantastica notte di un anno fa contro il Bayer Leverkusen. Proprio a tal riguardo si è espresso il d.s. della Dea, Tony D’Amico, che ha saputo raccogliere l’eredità dei predecessori senza pesarla, ma solo continuando un lavoro prezioso e fondamentale, motivo per cui in occasione del Gran Galà del Calcio ADICOSP (Associazione Italiana Direttori e Collaboratori Sportivi) ha ricevuto il premio “Franco Janich” come miglior Direttore Sportivo della Serie A per il 2023-24. A margine della cerimonia, D’Amico ha parlato ai microfoni dei cronisti presenti commentando la passata stagione.
La passata stagione
«Noi lavoriamo sempre. La società, l’allenatore, il gruppo e il nucleo storico da anni sono abituati a lavorare con l’ambizione di crescere e la voglia di confrontarsi con gli avversari più importanti. A volte ci riusciamo, a volte meno. Della passata stagione voglio ricordare tre date che sono un po’ l’essenza dello sport e del calcio: il 15 maggio la finale persa con la Juve, grande delusione; il 19 siamo andati a Lecce e abbiamo conquistato la qualificazione in Champions League matematica; la finale di Dublino, faccio fatica a trovare un aggettivo per descrivere. È piacevole vedere l’Atalanta: lo era prima, quando ero a Verona, oggi lo è ancora di più, vivendola tutti i giorni da vicino».
Il campionato dell’Atalanta
«Abbiamo ancora tre partite difficili. L’annata è stata spettacolare ancora una volta. Sembra banale e scontato che siamo sempre lì a lottare ma non è scontato. Dietro c’è un grande lavoro, grande allenatore, c’è l’ambizione di ottenere grandi risultati. Scudetto? Sarebbe stato bello per tutto il calcio italiano ma Inter e Napoli sono squadre forti, nettamente superiori. Noi non ci esaltiamo nelle vittorie e non ci deprimiamo nelle sconfitte, viviamo tutto come al solito, con la voglia di migliorarci. Futuro? Per ora è la Roma, vogliamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi dopo la tristezza degli ultimi giorni per la scomparsa di uno di loro».