Atalanta, Gomez: “Andrà in Champions. Per lei ho rifiutato…”

Il suo nome è stato il simbolo della nuova Atalanta, quella che con Gasperini alla guida è arrivata a toccare cime impensabili e inesplorabili fino a qualche anno fa. Il Papu Gomez, in coppia con Ilicic, hanno stupito, emozionato e divertito, sfiorando un clamoroso passaggio alle semifinali di Champions League. Oggi, dopo la squalifica per doping arrivata poche settimane dopo il suo trasferimento al Monza, il Papu Gomez è tornato a parlare ai microfoni della Gazzetta dello Sport, sottolineando la grande stagione che sta facendo la squadra di Gasperini e facendo anche qualche passo indietro nel passato, ricordando anche alcuni retroscena di mercato.
Gomez sull’Atalanta
«Si parla tanto di separazione, ma dubito che il mister lascerà Bergamo, se centrerà la qualificazione alla prossima Champions. In caso di addio, proprio Palladino e Italiano, così come Thiago Motta, potrebbero dare continuità al progetto di Gasperini. Champions? A prescindere dalla singola sfida, però, penso che l’Atalanta riuscirà a piazzarsi senza problemi tra le prime quattro. La stagione è positiva, un anno fa chiunque avrebbe firmato per trovarsi al terzo posto ad appena sei giornate dalla fine. Dopo il trionfo in Europa League le aspettative sono aumentate, ma il sogno dell’Atalanta procede alla grande. »
I retroscena di mercato
«Galliani mi stimava. La prima volta che ha provato a prendermi era il 2017: era l’ultimo Milan di Berlusconi, in panchina c’era Montella. Alla fine sono rimasto a Bergamo, perché l’Atalanta aveva un progetto ambizioso, la mia famiglia stava bene ed ero diventato uno dei leader della squadra. Poi dissi di no anche alla Lazio, mentre nel 2013 mi cercarono Inter e Atletico. »
Presente e futuro del Papu Gomez
«Ho passato un periodo complicato: continuavo ad allenarmi senza sapere quando, come e se avrei avuto l’opportunità di tornare a giocare. Durante il primo anno di squalifica non ti è consentito frequentare le strutture di club professionistici, ti senti emarginato. Da dicembre mi sono aggregato al Renate: grazie a loro ho rivisto il campo, lo spogliatoio, i compagni. E sto bene. Alcuni club hanno chiamato il mio procuratore per sapere come sto, quando finisce la squalifica e quali sono le mie intenzioni. Voglio aspettare il termine della stagione per capire in quale squadra potrei trovarmi bene, per poi fare il ritiro pre-campionato e lavorare per essere al top a ottobre. Posso fare ancora la differenza, il piede è sempre caldo… Dove mi vedrei bene? l Sassuolo, neopromosso, gioca un calcio propositivo e divertente. In generale, apprezzo chi schiera il trequartista e due esterni: Italiano e il suo Bologna, Palladino che sta facendo bene a Firenze. E poi, chiaramente, la mia Atalanta».