Bologna, Immobile si presenta: “Sogno il Mondiale e il titolo di capocannoniere”

La riscossa di Ciro Immobile. È il leit-motiv più citato dai tifosi del Bologna da quando la coppia Sartori-Di Vaio ha deciso di puntare sull’ex bomber della Lazio, pronto a rilanciarsi nel campionato italiano dopo l’esperienza turca con il Besiktas: “Ho sempre dimostrato tutto sul campo – ha detto Immobile nel giorno della sua presentazione, ripensando alle ultime esperienze in Serie A -. Non sono uno che ha fa uscite in tv o sui social. Quindi spero di far ricredere gli scettici solo attraverso le prestazioni sul campo. Cercherò di mettere a disposizione tutto me stesso, dovremo arrivare in primavera con la possibilitàdi giocarci tutto”.
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Immobile e la mancanza di stimoli
In Turchia, anche per le traversie societarie e i tanti allenatori che si sono alternati sulla panchina del Besiktas, gli stimoli non erano più gli stessi: “Avevo ancora bisogno di sentirmi stimolato dal campionato italiano. Volevo risentire la pressione di quando prepari una partita e giri per la città: lì stavo perdendo questi stimoli e volevo finire bene il percorso fatto nella mia carriera. Quando si è aperta la possibilità di venire qui ero già sicuro della scelta e non c’è stato bisogno di convincermi. Ho visto l’entusiasmo che c’è in città ed è quello che stavo cercando. Arrivo con grande entusiasmo e porto la mia esperienza a disposizione della squadra. Sono certo faremo un bel percorso”.
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Immobile vuole riconquistare la Nazionale
Magari per riconquistare l’azzurro, visti i Mondiali del 2026: “Gattuso ancora non mi ha chiamato, ma lo storico in una città è importante, lo guardo sempre. L’ho fatto anche in passato per scalare le classifiche e mettermi al pari di campioni che hanno fatto la storia di questo sport. Giocare il Mondiale per me significherebbe aver fatto una stagione positiva con il Bologna. La Nazionale ò un obiettivo”. A Bologna ci sono già Castro e Dallinga, in teoria davanti nelle gerarchie: “Sono due giocatori forti, non devono sentire la pressione dettata dal mio arrivo a Bologna perché tutti hanno la possibilità di giocare e il mister lo scorso anno lo ha dimostrato. Il mio arrivo deve essere uno stimolo per loro a fare bene. Se saremo tutti e tre allineati ne gioverà la squadra. Bernardeschi? L’ho sentito per l’anniversario della vittoria dell’Europeo qualche settimana fa, ma non abbiamo parlato di altro”.
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Immobile e il colloquio con Italiano
Con Italiano ha già avuto modo di parlare: “Il mister mi ha messo nelle condizioni di decidere in totale serenità. Io gli ho detto che da fuori il Bologna mi sembrava una squadra che si vuole bene, con una società seria alle spalle e lui mi ha confermato tutto questo. Era la rassicurazione di cui avevo bisogno”. Poi l’attenzione alle sue condizioni fisiche, visto che a febbraio ha compiuto 35 anni: “Sto molto bene, lo scorso anno ho segnato 20 reti. Sono molto severo con me stesso. Ne ho parlato anche con Italiano: io sarò a sua completa disposizione con la voglia di imparare da un allenatore nuovo che ha sempre fatto bene con gli attaccanti”. Tanto che non si tira indietro sulla possibilità di rivincere la classifica cannonieri: “Nessuno l’ha mai vinta per 5 volte, non nascondo che sia un obiettivo.È un sogno che va coltivato con il lavoro di squadra”. E quando ritroverò la Lazio scatterà qualche lacrimuccia: “Ho vissuto 8 anni stupendi, abbiamo fatto insieme cose straordinarie. Sarà speciale per me”. E sul campionato italiano chiosa: “Negli ultimi anni ha raggiunto un maggiore equilibrio, basti pensare che il Bologna lo scorso anno era a due punti dalla Champions e poi è arrivato nono. Quest’anno le squadre si stanno rinforzando e molte hanno cambiato allenatore ritrovando stimoli nuovi. Sarà un bel campionato”.