Serie A

Fabregas pensa solo al Como: “Interesse delle big europee? Non leggo tanto”

Le parole del tecnico spagnolo: “Sono molto contento di quello che faccio. Il presidente mi lascia lavorare”
Cesc Fabregas, Como
Cesc Fabregas, Como

È stata un’estate divertente, perché ho imparato tantissimo, soprattutto a Coverciano. Tre settimane consecutive, con tutti i miei compagni. È stato incredibile. Poi c’è stato il mercato, da preparare il ritiro… Insomma, poche vacanze. Però mi diverto, mi piace, e sono molto contento“. Sono le parole di Cesc Fabregas, allenatore del Como, in una lunga intervista rilasciata a Sky Sport Insider.

Fabregas e l’interesse delle big

Il tecnico spagnolo ha poi parlato dell’interesse delle big europee nei suoi confronti, dall’Inter alla Roma: “Non leggo tanto. Sono molto contento di quello che faccio. Sono molto sincero e aperto, cerco sempre di fare le cose in modo diretto e per questo sono tranquillo. La mia vita è stata sempre così, molto veloce, da allenatore ancora di più. Io sono molto contento al Como, con le persone con cui lavoro, dalla società allo staff. Abbiamo una squadra giovane, con tanta voglia di crescere, e il presidente che ci lascia lavorare come crediamo con uno staff che lavora tutti i giorni 24 ore per migliorare. Anche se non sembra siamo ancora all’inizio”.

Il modello Wenger

Wenger il tecnico a cui mi ispiro di più? Tra gli allenatori che ho avuto sì. Arsène Wenger ha sempre creduto tantissimo nei giovani. Ha fatto crescere giocatori, ha lavorato con loro, e io sono un esempio di questo. Ma anche Luis Aragones all’Europeo 2008. Io sono un po’ su quella strada” ha aggiunto Fabregas. 

Le parole di Fabregas

Poi sulle aspettative cambiate sul Como: “Non penso che un allenatore prepari una partita in modo diverso contro di noi. Se affronti il Milan o la Juve, non è che prepari la gara più o meno seriamente. Io preparo un’amichevole come se dovessimo affrontare l’Inter. Tutti gli allenatori vogliono vincere, tutti sono preparati studiano gli avversari. Per questo dobbiamo essere sempre preparati, sapere contro chi si gioca“.