Serie A

Florenzi si ritira, il suo addio a una bella ma travagliata carriera

Alessandro Florenzi ha annunciato il ritiro dal calcio giocato all'età di 34 anni
Alessandro Florenzi
Alessandro Florenzi

Una carriera fin troppo travagliata che giunge alla sua conclusione. Gli ultimi anni di enorme difficoltà per problemi fisici, le otto stagioni con la maglia della Roma – quella del suo cuore – che lo hanno reso idolo di una tifoseria che sul finire della sua avventura gli ha inspiegabilmente voltato le spalle. Alessandro Florenzi, con una lunga lettera sul proprio profilo Instagram, ha annunciato la decisione di appendere gli scarpini al chiodo. All’età di 34 anni il suo fisico non regge più gli sforzi a cui viene sottoposto e la voglia di andare avanti è via via scemata. Florenzi ora è pronto a dedicarsi alla sua famiglia, alla sua vita e non più a quello sport che gli ha riservato dolori e delusioni, ma anche tante, tantissime gioie.

Florenzi, una carriera difficile ma anche ricca di gioie e momenti iconici

Florenzi lascia il calcio giocato dopo 289 presenze, 28 gol e 33 assist in Serie A. Dopo aver avuto giocato con maglie prestigiose come quella della già citata Roma, l’ultima del Milan, ma anche quelle del Paris Saint Germain e del Valencia all’estero. Squadre con le quali ha provato il brivido di giocare in Champions League, competizione nella quale vanta 51 apparizioni – una cifra fuori dal consueto – segnando anche 1 gol, storico con la Roma: quella magia da centrocampo contro il Barcellona che trasse in inganno ter Stegen, posizionato un po’ troppo fuori dai pali. Proprio quel Barça che, dopo la rete del 2015, Florenzi affrontò di nuovo il 10 aprile del 2018, riuscendo insieme alla sua Roma a ribaltare la sconfitta per 4-1 dell’andata, vincendo 3-0 e strappando il pass per le semifinali, che visse anche nel 2023 dalla panchina, quand’era già al Milan. Come detto, la sua carriera gli ha riservato anche grandi soddisfazioni. La vittoria dello Scudetto con il Diavolo, l’Europeo del 2021, 1 Coppa e 1 Supercoppa di Francia sono il premio di un giocatore che si è sacrificato, che ha pago, ma anche goduto.

La lettera di Florenzi

Florenzi dice addio a uno sport che ha amato e al quale ha voluto bene, come si può voler bene a un vecchio amico. Questo è il termine di paragone scelto nella lettera in cui annuncia il sui ritiro: «Grazie di tutto, amico mio Mi hai insegnato ad amare tutti i tifosi, dal primo all’ultimo senza eccezione. Ognuno di voi mi ha spinto a migliorare e ognuno di voi mi ha aiutato a risollevarmi dalle cadute che fanno parte di questo sport come della vita: vi sono davvero grato. Voglio ringraziare ogni compagno, allenatore, componente dello staff e dirigente, tutti nessuno escluso: giorno dopo giorno il vostro supporto e la vostra professionalità mi hanno permesso di crescere come uomo e come calciatore. Ringrazio te, Ale, per aver visto qualcosa di speciale in quel piccoletto in mezzo al campo 17 anni fa. Tu e la famiglia della WSA siete stati, siete e sarete sempre una parte essenziale della mia vita, non solo calcistica. Voglio ringraziare infine tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio, in particolare tutte le persone che lavorano silenziose dietro le quinte: ognuno di voi ha lasciato un segno dentro di me. Senza di voi non sarei la persona che sono oggi. Grazie ancora, amico mio: oggi ci salutiamo ma tu farai sempre parte di me».

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