Serie A

Inter, Marotta presenta Chivu: “Fabregas ci ha detto di no, ma Cristian non è affatto una scommessa”

Durante la presentazione del calendario della Serie A 2025/26, Marotta ha parlato della decisione di affidare la panchina dell'Inter a Cristian Chivu
Cristian Chivu
Cristian Chivu

Cristian Chivu sarà il nuovo allenatore dell’Inter. A confermarlo è stato direttamente il presidente nerazzurro, Giuseppe Marotta, che ha fugato ogni dubbio poco prima della presentazione del calendario di Serie A. La scelta di puntare sull’ex difensore romeno, oggi tecnico, è stata definita da Marotta “una prova di coraggio”, soprattutto alla luce dell’addio inaspettato di Simone Inzaghi, comunicato alla società solo il giorno dopo la sconfitta in finale di Champions League.

Addio inaspettato

“Nel calcio tutto cambia in fretta, l’imprevedibilità è la regola. Martedì Inzaghi ci ha comunicato che il suo ciclo all’Inter era finito. Per noi non era così, ma abbiamo rispettato la sua decisione, seppur colti di sorpresa,” ha spiegato Marotta. Di fronte a questa situazione, l’Inter si è mossa rapidamente: “In molti parlavano di nomi diversi, ma per noi era fondamentale trovare il profilo giusto: un allenatore giovane, in linea con la visione della proprietà e capace di valorizzare il patrimonio tecnico della società. Chivu rappresenta tutto questo.”

Inter tra Fabregas e Chivu

Marotta ha anche ammesso che il club aveva fatto un tentativo per Cesc Fabregas, attuale tecnico del Como, ma senza successo: “Abbiamo chiesto l’autorizzazione al Como, che ha giustamente detto no. A quel punto, la scelta è ricaduta su Chivu. Non è affatto una scommessa: conosce a fondo il mondo Inter, ha allenato tutte le categorie giovanili, e da giocatore era già capitano dell’Ajax a 21 anni.” Nessun ridimensionamento, quindi, secondo il presidente nerazzurro: L’Inter vuole continuare a vincere. Questa scelta riflette il coraggio dei leader e una strategia ben definita.”

La sconfitta in Champions

Infine, Marotta ha commentato la recente sconfitta in finale di Champions contro il PSG: “Nel calcio si è giudicati dai risultati. Ma essere arrivati per due volte in tre anni alla finale della competizione più importante al mondo è motivo di grande orgoglio. Lunedì ci ritroveremo per prepararci al Mondiale per club: anche questo è un traguardo importante per la nostra società.”