Serie A

Inter, Sucic si racconta: “Mungevo le mucche con mio padre. Social? Meglio la vita reale”

Il centrocampista croato ha incantato tutti con la prestazione super al debutto in campionato contro il Torino
Petar Sucic, Inter
Petar Sucic, Inter

Meglio di così non poteva iniziare l’avventura all’Inter di Petar Sucic. Acquistato in estate dalla Dinamo Zagabria, il centrocampista croato ha fatto vedere lampi di classe al Mondiale per Club ma è all’esordio in campionato contro il Torino che ha davvero convinto tutti. Tra i migliori in campo, il classe 2003 ha mostrato personalità, grinta, corsa e soprattutto grande qualità. Dopo un tiro alto dal limite dell’area, il numero 8 ha imbucato perfettamente per Thuram regalando al francese uno splendido assist per il momentaneo 2-0. Schierato da Chivu come mezzala destra, si è però spesso scambiato di posizione con Barella, agendo dunque in cabina di regia al posto dello squalificato Calhanoglu. Insomma, Sucic ha incantato il Meazza che non ha lesinato applausi per le sue giocate.

L’infanzia contadina di Sucic

Protagonista di On Board, format realizzato da Inter Media House e trasmesso da DAZN, il croato si è raccontato: “Sono cresciuto in un piccolo villaggio, in una cittadina, con la mia famiglia. Abbiamo una piccola fattoria, a mio padre piace allevare le mucche: ne abbiamo diverse e quando ero piccolo, quando lui andava a fare i suoi lavori in fattoria, qualche volta la mattina magari lo aiutavo a mungerle. Mi piaceva quello stile di vita, penso di aver avuto uno stile di vita molto felice. Stavo all’aperto tutto il giorno, ero molto felice. Avevamo anche altri animali, quella parte della mia vita non la dimenticherò mai. Ho dei bellissimi ricordi e tante emozioni legate a questo posto, sono cresciuto a Bugojno. Ho imparato molto sulla vita in questa città. Penso che questa sia stata una parte importante della mia vita perché sono cresciuto”.

Sucic e l’esordio in Champions League

Sucic ricorda poi l’esordio in Champions League, Dinamo Zagabria-Monaco 2-2 datata 2 ottobre 2024: “Pioveva tantissimo e pensavo che alla fine non si sarebbe giocato. Alla fine siamo scesi in campo, ero davvero felice e ho anche segnato uno dei migliori gol della mia vita. Una notte di cui mi ricorderò per sempre”.

Sucic sull’uso dei social

Lontano dal rettangolo di gioco è un ragazzo molto semplice: “Fuori dal campo non mi piace sprecare il mio tempo sui social, sono un mezzo molto valido, ma allo stesso tempo puoi anche buttarci cinque ore e a me piace più vivermi la vita reale. Siamo sempre sotto i riflettori dei media. Ho solo bisogno, dopo una partita o un allenamento, di staccare la testa e pensare a rilassarmi. Trascorrere il mio tempo con la famiglia: è questa una delle ragioni per cui non uso i social”.

Sucic e la Nazionale croata

Sul rapporto speciale con la Croazia ammette: “Mio fratello Luka è cresciuto in Austria e quando ha un po’ di tempo tutti gli anni viene a trovarmi e giochiamo come facevamo da bambini. Dobbiamo essere molto orgogliosi di noi stessi, le nostre famiglie lo sono. Quando eravamo piccoli guardavamo le partite in tv insieme, adesso giochiamo insieme nella nazionale. Per me è una storia speciale. Mi piace molto la nazionale e sono il ragazzo più felice al mondo quando entro in campo con quella maglia. Questa è stata una delle opportunità più importanti per me, mi diverto ogni volta. Ero felice come non mai, l’esordio è stato un momento speciale e un’emozione speciale”.