Serie A

Juve, Pique confessa: “Sono stato a un passo, ma è successo che…”

Pique ha confessato di esser stato a un passo dalla Juve nel 2007, quando era ancora al Manchester United
Tifosi Juve
Tifosi Juve (Getty Images)

Gerard Pique è stato uno dei difensori più forti che il mondo del calcio abbia mai visto. Elegante, preciso e puntuale nelle entrate, in coppia con Puyol hanno fatto sognare il popolo del Barcellona, conscio di avere una diga insuperabile in difesa. Eppure, questa diga sarebbe potuta non esistere se il centrale spagnolo avesse deciso di accettare l’allettante offerta arrivata dalla Juve. Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Pique ha confessato di esser stato vicino al trasferimento in bianconero nel 2007, quando invece lasciò Manchester per trasferirsi al Barça:

«L’ultimo anno a Manchester, prima di andare al Barça, stavo per passare alla Juventus. Tornato a casa, non ho più avuto tentazioni. Era il 2007».

Messi il giocatore più forte

Pique, nel corso dell’intervista al quotidiano, ha anche detto la sua su Lionel Messi, suo compagno per anni in blaugrana, che ha individuato come il più forte che abbia mai visto «Messi è sempre stato diverso dagli altri. Cristiano il migliore degli umani, ma Leo un alieno, non appartiene a questo pianeta. L’ho visto allenarsi ogni giorno facendo cose incredibili, non ci sarà mai più uno con la sua velocità di pensiero e la stessa determinazione. Arrivò a 13 anni, ha giocato assolutamente allo stesso modo sia con le giovanili del Barç a sia con la prima squadra».

Il Barcellona

Non può mancare, ovviamente, un passaggio sul Barcellona, squadra che ha abbracciato nel 2008 – rifiutando la Juve – e dov’è rimasto fino al 2023: «È un club a parte. Molto diverso da tutti gli altri club del mondo, e non solo perché la proprietà è divisa per 140mila, i soci. Milan, Inter, Juve, United, Chelsea, City, PSG o Bayern appartengono solo virtualmente ai tifosi, il Barça quasi fisicamente. L’obiettivo di tutti noi è mantenere questa unicità, nonostante in questo periodo non ce la passiamo bene finanziariamente, e trasmettere il senso di appartenenza».