Juve, Rossi: “Yildiz fortissimo, Vlahovic deve andarsene…”

Il Mondiale per Club è iniziato con la partita tra Al-Ahli e Inter Miami, terminata con uno scialbo 0-0 che ha dato via a un mese che sarà colmo di partite e che vedrà impegnate alcune delle squadre più forti del mondo darsi battaglia negli impianti calcistici messi a disposizione dagli Stati Uniti. Saranno due le italiane: la Juve di Igor Tudor e l’Inter di Cristian Chivu, che cercheranno di conquistare il miglior piazzamento possibile, con il sogno di arrivare in finale, conquistare la coppa e aggiungere un trofeo alla bacheca del club. A commentare il momento delle due squadre, in particolar modo della Vecchia Signora, è stato l’ex campione azzurro Giuseppe Rossi, intervenuto a Tuttosport dall’alto della propria conoscenza del calcio italiano e statunitense.
La Juve e Yildiz
«Per i bianconeri sarà dura: ci sono squadre fortissime. Per me la favorita è il Paris Saint Germain. Li vedo troppo più avanti rispetto agli altri. Basti vedere quello che è successo in finale di Champions. Yildiz simile a me? A essere sincero, faccio proprio fatica a trovare profili simili a me, giocatori bassi di statura, rapidi e tecnici, abili nel trovare soluzioni diverse anche di fronte a delle bestie come Bonucci, Barzagli e Chiellini. Il tutto muovendosi nella zona più complicata in assoluto, dove non hai nemmeno un secondo per pensare: quella centrale, a ridosso dell’area di rigore avversaria. Forse solo Aguero svolgeva un lavoro simile. Detto questo, Yildiz è fortissimo, oltreché bello da vedere. Ha tecnica, ma anche tanta visione: quando parte dall’esterno ti fa male sia che concluda verso la porta sia che la passi a un compagno. Di gran lunga il mio preferito tra i bianconeri».
Rossi su Vlahovic
«Per il suo bene, penso che farebbe meglio a lasciare la Juventus e ritrovare il sorriso altrove. Non credo che sia contento dei suoi ultimi tre anni. Nel calcio è fondamentale sentire la fiducia dell’allenatore, dei dirigenti e soprattutto dei compagni di squadra. Se dovesse trovare di nuovo queste certezze nel suo prossimo club, credo che potrebbe tornare ad essere decisivo come alla Fiorentina».
Il calcio americano
«Il sistema calcio americano ha fatto dei grossi passi in avanti a livello di crescita di talenti: ne vediamo sempre di più in Europa, soprattutto nelle grandi squadre. E, paradossalmente, è proprio questo il problema: il fatto che giocatori di livello assoluto come Christian Pulisic, che si è formato in America, siano costretti a lasciare il Paese per fare strada nel mondo del calcio. A me, in fondo, è successa la stessa cosa: per realizzarmi ho dovuto lasciare i NJ Stallions e trasferirmi a Parma. Se vuoi crescere a livello federale, non puoi permetterti che i prodotti dei tuoi vivai se ne vadano via così. Devi metterli nelle condizioni di restare a giocare in Mls».
Il futuro di Rossi
«Per allenare ci vuole tantissima pazienza, e io ne ho davvero poca (ride, ndr). Bisogna saper gestire prima se stessi e poi gli altri. Però mai dire mai. Credo di poter dare ancora tanto al mondo del calcio, insegnandone i principi ai giovani e ai grandi. Ed è quello che sto facendo qui in America con le mie Academy».