Serie A

Juve, senti Marchisio: “Troppi cambiamenti. Ecco cosa serve”. Poi, il retroscena di mercato

Le parole dell’ex centrocampista sul momento dei bianconeri: “Sui giudizi bisognerebbe stare più calmi"

Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus, ha concesso un’intervista a La Stampa e si è soffermato sui bianconeri: “Ci sono stati troppi cambiamenti: a livello societario, di allenatore, di giocatori. Una squadra vincente non la costruisci in sei mesi, in un anno. Prima di iniziare a vincere la ‘mia’ Juve era reduce da due settimi posti. Nel gruppo c’erano sei, sette undicesimi di giocatori sul mercato perché c’era bisogno di fare cassa o perché si diceva non fossero “da Juve”. Poi però son rimasti e hanno fatto la storia del calcio. Sui giudizi bisognerebbe stare più calmi” ha detto Marchisio.

Le parole di Marchisio

Anche io rischiai di andar via. Si parlava tanto di Manchester United e Bayern Monaco. Qualche film me l’ero fatto, ai tempi. Anche perché ho sempre avuto la passione dei centrocampisti box to box della Premier. Il Manchester mi attirava ma non c’è mai stato il desiderio di approfondire” ha svelato l’ex centrocampista della Juve.

Il centrocampo e Koopmeiners

Le squadre forti nascono da un centrocampo forte. Il calcio è cambiato, per carità: chi fa il mercato investe sui braccetti e sui terzini… Ma credo che alla Juve manchino uno o due pedine in mezzo. Ora però il mercato è chiuso e bisogna alzare il livello con chi c’è, che comunque non è male. Difendo sempre Locatelli: è italiano, tifoso Juve, ha qualità. Poi c’è Thuram, imprescindibile e mi auguro che il “nuovo acquisto” possa essere Miretti. Koopmeiners? Deve trovare nella testa lo switch che gli permetta un rendimento all’altezza” ha spiegato Marchisio.