Juventus, il reparto offensivo ora è un problema: manca un vero numero 9

Alla Juventus continua il “casting” per il ruolo di numero nove titolare, ma a oggi il ballottaggio resta aperto: nessuno tra Jonathan David, Dusan Vlahovic e Lois Openda è riuscito a imporsi definitivamente. Il turnover costante adottato da Igor Tudor in questo inizio di stagione, infatti, sembra aver tolto fiducia e brillantezza agli attaccanti bianconeri. Basti pensare che l’ultimo gol realizzato da una prima punta in Serie A risale al 31 agosto, quando Vlahovic firmò il successo sul campo del Genoa. Da allora la Juve ha segnato altre sei reti in quattro partite, ma nessuna porta la firma di un centravanti.
La situazione di David
Jonathan David, in particolare, vive un momento di appannamento sotto porta: la sua generosità è indiscutibile – anche contro il Milan è stato tra i più dinamici in campo – ma l’eccessivo dispendio energetico sembra togliergli lucidità al momento della conclusione. Gli errori sotto misura contro Villarreal e Milan ne sono la prova.
Vlahovic il migliore, ma…
Anche Vlahovic, pur restando il miglior marcatore stagionale della Juve con quattro reti tra campionato e Champions, non è ancora riuscito a trovare continuità. Curiosamente, ha inciso di più entrando a gara in corso che partendo titolare: contro Inter e Verona, uniche partite giocate dall’inizio, è rimasto a secco. Tuttavia, resta l’ultimo attaccante bianconero ad aver segnato in campionato e l’unico ad aver timbrato il cartellino in Champions, dove ha realizzato una doppietta contro il Borussia Dortmund.
Openda oggetto misterioso
Situazione ancora più complicata per Lois Openda, finora un vero oggetto misterioso. Arrivato negli ultimi giorni di mercato come alternativa a Kolo Muani, il belga ha collezionato solo due presenze da titolare (contro Borussia Dortmund e Atalanta), mostrando grande movimento ma scarsa incisività. Il suo rendimento risente probabilmente di un equivoco tattico: non è un centravanti puro, ma un attaccante che rende meglio accanto a una punta fisica, come avveniva al Lipsia con Sesko.
La soluzione di Tudor
Proprio per questo, la soluzione più interessante vista finora è quella proposta da Tudor nel finale di Juventus-Milan, quando Openda ha affiancato Vlahovic in un attacco a due. I numeri, però, parlano chiaro: la Juventus non ha ancora trovato il suo bomber di riferimento. Tudor ha alternato gli attaccanti in base agli avversari, ma questa rotazione “scientifica” non ha portato né stabilità né risultati convincenti.