La verità di Thauvin: “Mi hanno tradito, poi in Messico un incubo. All’Udinese mi sono trasformato”

La sua immagine è sempre stata divisiva, segnata da grandi prestazioni in campo e da momenti turbolenti fuori, ma Florian Thauvin non ha mai lasciato indifferenti. Oggi, l’attaccante dell’Udinese si racconta come non aveva mai fatto prima, in un’intervista intima concessa a France Football, in cui ripercorre la sua carriera senza filtri e senza cercare giustificazioni.
Il dolore di Thauvin
Dietro il volto del campione del mondo – “quel titolo me lo sono guadagnato, lo rivendico con orgoglio” – emerge un uomo segnato da delusioni profonde, personali prima ancora che professionali. Thauvin parla apertamente di un tradimento che ha lasciato cicatrici. Non si tratta di scontri sul campo o rivalità sportive, ma di qualcosa di molto più intimo. Non fa nomi, ma accenna a rapporti umani venuti meno, a fiducia tradita: “Hanno approfittato della mia gentilezza, mi hanno fregato. Mi hanno tradito”, confessa con amarezza. Un dolore che ha inciso anche nei suoi comportamenti: “È anche per questo che ho commesso errori con le persone attorno a me”.
L’esperienza da incubo in Messico
A quella ferita personale si è poi aggiunta una prova professionale durissima: il trasferimento in Messico nel 2021, quando accettò la sfida con i Tigres. Una scelta che, con il senno di poi, ha avuto il sapore del fallimento. “Con quella decisione ho dato l’idea di non voler più competere. Ho mancato di rispetto a me stesso”, ha ammesso con lucidità disarmante. L’esperienza messicana si è trasformata in un incubo. “Lì ho toccato il fondo. È stato difficile accettare che il mio valore venisse messo in dubbio al punto da essere mandato via”. Ma più del giudizio sportivo, a ferirlo è stato il silenzio assordante dei club francesi una volta rientrato in Europa: “Come se non fossi mai esistito”.
La rinascita all’Udinese
Eppure, è proprio da quella caduta che è nato un nuovo Thauvin. “Mi ha fatto male, ma mi ha anche ridato la voglia di lottare”. La rivincita ha preso forma in Italia, con la maglia dell’Udinese. Da due anni e mezzo il francese è uno dei punti di riferimento della squadra friulana. Nella scorsa stagione ha disputato 31 partite su 38 in Serie A, segnando 6 reti e servendo 5 assist. Il segreto della rinascita? Una trasformazione completa, fisica e mentale. “È merito del lavoro in palestra, della preparazione atletica e del supporto psicologico. Il nutrizionista del club mi ha messo a disposizione anche uno chef personale”. Oggi Thauvin è più maturo, più professionale, più consapevole. Ha imparato dai propri errori e ha fatto della sofferenza un trampolino. Non dimentica ciò che è stato, ma guarda avanti con determinazione. Il campione del mondo del 2018 è tornato: più forte, dentro e fuori dal campo.