Serie A

Lautaro Martinez, il Signore dei Record: ora il ‘Toro’ punta Sandro Mazzola

Lautaro Martínez a un passo da Sandro Mazzola: il Toro (158 gol) ha bisogno di una tripletta contro l'Union Saint-Gilloise per diventare il 4° marcatore storico dell'Inter.
Lautaro Martinez, Inter
Lautaro Martinez, Inter (Getty Images)

Lautaro Martínez non è solo il capitano indiscusso dell’Inter, ma è ormai il padrone assoluto dei record nerazzurri. Massimo cannoniere in carica della Champions League e già quinto marcatore storico del club, il Toro ha ora l’opportunità di superare una vera e propria leggenda del calcio italiano, Sandro Mazzola, e diventare il quarto miglior marcatore nella storia dell’Inter.

L’occasione si presenta martedì, nel match di Champions League contro l’Union Saint-Gilloise in Belgio. Lautaro vanta attualmente 158 gol in 342 partite disputate con la maglia nerazzurra. Ciò significa che una tripletta (un hat-trick) gli permetterebbe di scalare un altro gradino nella prestigiosa classifica. Considerando che l’argentino ha già esperienza coi triplete in Champions (l’ultimo a gennaio contro il Monaco per 3-0 a San Siro), sembra essere solo questione di tempo.

L’unico a segnare in sette edizioni di Champions League

Il capitano argentino insegue attualmente il muro dei 161 gol segnati dal leggendario Sandro Mazzola in 565 presenze. Ma grazie alla sua doppietta siglata contro lo Slavia Praga nella prima giornata, Lautaro ha già stabilito un altro primato: è l’unico interista ad aver segnato in sette edizioni della UEFA Champions League.

Nonostante i 5 gol e 1 assist messi a segno in tutte le competizioni finora in stagione, il Toro arriva alla sfida europea affamato, dopo non aver trovato la rete nella vittoria per 1-0 contro la Roma di Paulo Dybala lo scorso weekend all’Olimpico.

La classifica dei marcatori storici dell’Inter è comandata dal mito assoluto Giuseppe Meazza (208 gol in 408 partite), che dà il nome allo stadio di Milano. Seguono Alessandro Altobelli (209) e Roberto Boninsegna (171). Mazzola, l’obiettivo imminente di Lautaro, è al quarto posto con 161 centri.

Sandro Mazzola è stato una colonna portante della storia del calcio italiano, fondamentale per la conquista dell’Europeo del 1968 (il primo nella bacheca italiana). In quel torneo, l’Italia arrivò in finale e, a causa dell’assenza di rigori o supplementari, fu costretta a rigiocare la partita contro la Jugoslavia due giorni dopo il pareggio per 1-1. Il CT Ferruccio Valcareggi inserì Mazzola, che giocò l’intera partita con una prestazione eccezionale, ergendosi a protagonista del titolo.

Figlio di Valentino Mazzola (capitano del Grande Torino perito nel disastro aereo di Superga nel 1949), Sandro terminò la sua carriera nel 1977 dopo 17 anni con i colori nerazzurri, portando a casa 4 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali, oltre al titolo di capocannoniere della Serie A nel 1965. Un mito che, a 82 anni, sta per cedere il passo alla furia realizzativa del Toro di Bahía Blanca.