Lazio, emergenza Olimpico: Pedro a caccia di Klose
L’ultimo atto casalingo del 2025 per la Lazio si trasforma in una delicata prova di sopravvivenza tattica. Maurizio Sarri si presenta all’appuntamento contro la Cremonese con una rosa che somiglia a un puzzle incompleto, dove ogni tessera mancante costringe a ridisegnare l’intero spartito. Tra squalifiche, infortuni cronici e le partenze coatte per la Coppa d’Africa, la panchina biancoceleste appare ridotta all’osso, obbligando il tecnico a pescare persino tra i giovanissimi della Primavera per onor di firma. Non è più tempo di calcoli a lungo termine, ma di una gestione chirurgica delle poche risorse rimaste in quello che lo stesso allenatore ha definito un clima da isola deserta.
Il dubbio più profondo che agita le ore della vigilia riguarda la corsia mancina del tridente offensivo. Con Zaccagni fermato dal giudice sportivo dopo il rosso di Parma, la maglia da titolare sembrava destinata a Pedro, che ha agito in pole position per quasi tutta la settimana. Tuttavia, il colpo di scena è arrivato nell’ultima rifinitura pomeridiana: Tijjani Noslin, che pareva messo fuori causa da un violento attacco influenzale, è tornato a correre con i compagni riaprendo prepotentemente il ballottaggio. Sarri si trova davanti a un bivio strategico non indifferente, poiché l’olandese garantisce una copertura doppia, potendo agire sia da ala che da vice-Castellanos, mentre lo spagnolo rappresenta l’usato sicuro capace di accendere la luce con una sola giocata.
La sfida di Pedro
Per Pedro, in particolare, la sfida odierna profuma di leggenda. Qualora dovesse trovare la via del gol, l’ex campione del mondo diventerebbe il marcatore più anziano della storia della Lazio in Serie A. A 38 anni e 145 giorni, supererebbe il record di una colonna come Miroslav Klose, che firmò la sua ultima rete in biancoceleste a 37 anni e 341 giorni. È un traguardo che darebbe lustro a una stagione in cui lo spagnolo ha trovato poco spazio dall’inizio, pur confermandosi un elemento fondamentale per lo spogliatoio. La decisione definitiva di Sarri arriverà solo all’ultimo istante, ponderando bene chi potrà essere più utile nell’assalto iniziale e chi, invece, dovrà subentrare per dare il cambio a un reparto d’attacco privo di Isaksen e Dia.
Le scelte negli altri reparti appaiono quasi obbligate dalla necessità. A centrocampo, l’assenza di Rovella e la squalifica di Basic lanciano dal primo minuto Vecino, chiamato a fare legna e inserimenti accanto al regista Cataldi e all’intermedio Guendouzi. In difesa si tira un sospiro di sollievo per il recupero di Romagnoli, che dopo i brividi febbrili tornerà a comandare la linea insieme a Gila. Sulle fasce, Pellegrini ha ormai sorpassato Tavares nelle gerarchie del momento, con Marusic pronto a presidiare la corsia opposta. L’emergenza è tale che in panchina siederanno i giovanissimi Saná Fernandes e Farcomeni, pronti a vivere un pomeriggio da protagonisti in un Olimpico che sogna di chiudere l’anno solare scacciando il tabù delle neopromosse e ritrovando quella continuità di vittorie che manca ormai da troppo tempo.