Lazio, finalmente una (quasi) rimonta con Sarri: non succedeva dal 2023

Non è arrivata la vittoria, ma la Lazio di Maurizio Sarri ha ritrovato una reazione che mancava da tempo. Contro il Torino, dopo l’ennesimo svantaggio iniziale, i biancocelesti hanno mostrato di saper rialzare la testa: prima il vantaggio granata, poi la rimonta di Cancellieri, poi la controrimonta della squadra di Baroni e infine il pareggio all’ultimo respiro con Cataldi. Il 3-3 non cancella le difficoltà, ma restituisce l’immagine di una squadra viva, capace di restare in piedi anche quando la partita prende la piega sbagliata.
Un dato che fa sorridere Sarri
Una qualità che si era persa negli ultimi mesi della prima gestione Sarri, ma che si era vista più spesso con Baroni. Per ritrovare una Lazio così reattiva bisogna tornare indietro al 29 dicembre 2023, quando all’Olimpico ribaltò il Frosinone con i gol di Castellanos, Isaksen e Patric, dopo il vantaggio di Soulé. Da allora, nessuna rimonta: solo sconfitte e rimpianti, sette in quattordici gare, spesso maturate dopo essersi fatti rimontare.
Non una svolta, ma…
Anche quest’anno la storia sembrava ripetersi — tre ko con Como, Sassuolo e Roma, senza mai riuscire a segnare dopo un gol subito. Per questo, il pareggio con il Torino rappresenta qualcosa di diverso: una reazione, finalmente. La Lazio è partita male, ha incassato un gol nei primi minuti, ma non si è sciolta. Ha reagito con orgoglio, trovando la forza di pareggiare due volte, mostrando carattere e unità. Non è la svolta, ma un segnale importante. La squadra ha ritrovato una compattezza emotiva che da tempo sembrava smarrita. La differenza, stavolta, l’ha fatta il carattere più che la tattica: la capacità di restare dentro la partita, di reagire senza disunirsi.