Lazio, l’ex allenatore Reja: “Io come Sarri, ma lui ha una rosa più forte”

Edoardo Reja conosce bene cosa significhi essere richiamati alla guida della Lazio. Qualche anno fa, infatti, anche lui visse un secondo ciclo sulla panchina biancoceleste, sebbene in circostanze diverse rispetto a Maurizio Sarri. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico ha ricordato la sua esperienza, sottolineando come il suo ritorno avvenne a stagione in corso, con la squadra in difficoltà e distante dalle posizioni europee. Nonostante una buona rimonta, l’obiettivo Europa non fu centrato e Reja decise di farsi da parte.
La differenza tra Reja e Sarri
Nel caso di Sarri, invece, secondo Reja ci sarebbero premesse differenti e senz’altro più favorevoli: il tecnico toscano riparte fin dall’inizio della preparazione e con una rosa che l’ex allenatore definisce completa e ben strutturata. A suo giudizio, ci sarebbero almeno due alternative per ogni ruolo — in alcuni casi anche tre — e il livello tra titolari e riserve sarebbe molto simile, un elemento che, a detta sua, rappresenta una garanzia importante sia in termini di qualità che di concentrazione durante la stagione. Non a caso, ha aggiunto, la presenza di tanti nazionali conferma il valore assoluto della rosa a disposizione.
L’opinione dell’ex tecnico
Reja si è detto convinto che la Lazio possa fare molto bene, a patto che nessuno dei giocatori più importanti venga ceduto. Un’eventuale partenza, infatti, non potrebbe essere compensata a causa del blocco del mercato e questo rischierebbe di compromettere gli equilibri costruiti. Proprio per questo motivo ha accolto con favore le rassicurazioni della società, che ha garantito la permanenza dei pezzi pregiati: una notizia, questa, che ritiene fondamentale per consentire a Sarri di lavorare sin da subito con il gruppo definitivo.
La stima nei confronti dell’allenatore toscano
Guardando al futuro, Reja ha espresso fiducia nella riuscita del nuovo corso. A suo avviso, il fatto che Sarri torni a distanza di appena un anno, con molti dei giocatori che già conosce, rappresenta un grande vantaggio. La familiarità con l’ambiente e con la società potrebbe facilitare la ripartenza, così come l’assenza delle coppe europee: un impegno in meno, certo, ma anche l’occasione ideale per un allenatore come Sarri di incidere ancora di più sul campo. L’unica vera sfida, ha concluso Reja, sarà mantenere alta l’attenzione del gruppo con un calendario più “leggero”. Ma se c’è un tecnico capace di farlo, secondo lui, è proprio Maurizio Sarri.