Lazio, questione di cuore: da Plzen a Parma, quando la doppia inferiorità non conta
Vincere in inferiorità numerica, soprattutto nel calcio odierno, è un’impresa quasi impossibile. Farlo sotto addirittura di due uomini è qualcosa ai limiti dell’irrealtà. Per tutti, o quasi. Ne sa qualcosa la Lazio, che contro il Parma ha trovato la vittoria in nove contro undici per la seconda volta in pochi mesi.
Doppia Lazio
Sembra quasi essere diventata la specialità della casa, per la Lazio, quella di vincere in nove contro undici. Riavvolgendo il nastro fino al 6 marzo 2025, infatti, si arriva all’andata degli ottavi di finale di Europa League, quando i biancocelesti espugnarono il campo del Viktoria Plzen vincendo 2-1. Il risultato era fermo sull’1-1, poi al 77’ il rosso a Rovella e al 93’ quello a Gigot. Cinque minuti più tardi l’eurogol di Isaksen a decidere il match. L’inferiorità arriva a reti bianche invece sabato al Tardini: Zaccagni viene espulso al 42’, Basic al 77’. Poco male per i biancocelesti: ci pensa Noslin a segnare il gol vittoria ancora in trasferta e ancora in doppia inferiorità numerica, regalando una serata epica a tutti i tifosi biancocelesti.
Il precedente in Serie A
Riavvolgendo ulteriormente il nastro si trova un altro precedente nel campionato italiano. Bisogna tornare all’8 febbraio 2017, quando al Dall’Ara si gioca il recupero della diciottesima giornata di Serie A tra Bologna e Milan. I rossoneri perdono al 36’ Paletta e al 59’ Kucka. La gara è bloccata sullo 0-0, ma sul gong arriva il gol vittoria per gli ospiti grazie alla rete di Pasalic: è il primo e unico precedente di vittoria con doppia inferiorità numerica nel campionato italiano dal 2000 in poi, prima di Parma–Lazio ovviamente.