Lazio, Sarri può entrare nella storia: ma prima deve sfatare un tabù
Quella tra Parma e Lazio sarà forse la partita più interessante di questo sabato di Serie A. Sul campo dell’Ennio Tardini si affronteranno due squadre che hanno obiettivi differenti, ma che assegnano a questi tre punti il medesimo valore. I crociati vogliono approfittare dello stop del Pisa per allungare ulteriormente dalla zona retrocessione, la Lazio per dare continuità al proprio percorso e per salire la classifica portandosi nei pressi della zona Europa.
Sarri vuole quota 200
I tre punti in palio, però, hanno un valore specifico soprattutto per Maurizio Sarri. Da una parte l’allenatore della Lazio vuole ritrovare il successo in trasferta, che manca dalla partita contro il Genova, l’unica vinta fuori casa per i biancocelesti, nonché l’unica in cui la squadra è riuscita a trovare la via del gol (le tre reti segnate in trasferta sono arrivate tutte al Marassi). Dall’altra, però, spera di poter raggiungere un obiettivo personale, quello dei 200 punti sulla panchina della Lazio. Grazie alla vittoria ottenuta contro il Lecce e al pareggio contro il Bologna, infatti, Maurizio Sarri ha toccato quota 197 punti in 152 partite da allenatore dei biancocelesti. Vincere contro il Parma, quindi, non significherebbe solo interrompere la striscia di partite senza successo in trasferta (4 consecutive, la Lazio non fa peggio dalla stagione 1991/1992), ma anche raggiungere un traguardo storico per la sua carriera e per la Lazio stessa.
Sarri ha superato Maestrelli, ora punta alla leggenda
La partita vinta dalla Lazio contro il Lecce ha permesso a Sarri di diventare il quinto miglior allenatore per punti raccolti sulla panchina biancoceleste, mettendosi alle spalle un allenatore del calibro di Tommaso Maestrelli, uno degli intoccabili della storia laziale. Il ‘Maestro’, come lo chiamano i tifosi, è stato il protagonista dello Scudetto del 1974, il primo della storia e quello al quale, probabilmente, il popolo è più legato per la sua incredibile storia. Superato un mostra sacro come Maestrelli, per il quale il Comandante ha sempre espresso enorme stima e affetto, ora nel mirino ci sono altre leggende come: Sven Goran Eriksson, che in 4 anni alla Lazio ha ottenuto 218 punti; Delio Rossi, che nello stesso arco temporale dello svedese ne ha conquistati 223; Dino Zoff che ha raggiunto quota 283 usufruendo di qualche mese in più rispetto agli altri (4 anni, più le brevi esperienza del 1997 e del 2001) e, soprattutto, delle 202 panchine che gli sono valse per diciannove anni il record di allenatore più presente di sempre in casa Lazio. Record superato nel 2020 dal dominatore di questa speciale classifica e predecessore di Maurizio Sarri nella sua prima esperienza: Simone Inzaghi. Il tecnico piacentino detiene il record di panchine (251) e in 5 anni ha conquistato ben 359 punti, più di ogni alto.