Lazio, Zaccagni non al 100%: il capitano biancoceleste è il secondo in Europa per falli subiti

Uscito dal derby tra acciacchi fisici e morale sotto i piedi, Zaccagni si trova ora a dover trascinare la Lazio. Da capitano, tecnico e carismatico, il suo compito è chiaro: guidare la squadra, soprattutto nelle situazioni più critiche. Alla trasferta di Marassi, Sarri gli chiede di prendersi la squadra sulle spalle, affrontando una preparazione complicata tra infortuni e squalifiche, mentre le mosse tattiche dipendono quasi esclusivamente dai giocatori più forti e rappresentativi. L’obiettivo è scacciare l’incubo della quarta sconfitta nelle prime cinque giornate.
Il capitano non al 100%
Il capitano è chiamato a una prestazione che unisca qualità tecnica e personalità. La sfida con la Roma ha lasciato segni fisici e psicologici: Rovella e Dele-Bashiru restano out per problemi muscolari, mentre Zaccagni deve fare i conti con una sciatalgia che lo ha costretto a lasciare l’Olimpico zoppicando. Il dolore continua a farsi sentire, ma la situazione d’emergenza richiede sforzi extra e la capacità di incassare i colpi, soprattutto dopo quanto subito nel derby.
Zaccagni il più colpito della Serie A
Le statistiche parlano chiaro: negli ultimi due campionati Zaccagni ha subito 114 falli, 65 in più di qualsiasi altro compagno nel torneo, e solo Bruno Guimarães nelle cinque top leghe europee ha fatto peggio (119). Oltre alle punizioni guadagnate, però, adesso ci si aspetta molto di più da lui: mettere da parte le delusioni del derby, comprese le tensioni con Tavares, autore di un errore che Zaccagni ha definito “stupido” nelle interviste postpartita, dopo lo scambio di “vaffa” già avvenuto nel primo tempo tra i due.