Mancini: “Ci sono stati interessamenti, ma amo la Roma”. E sulla lite con Gasperini…

“Sono arrivate delle offerte? Ci sono stati degli interessamenti, dei sondaggi. Però ho detto al mio procuratore che sto troppo bene qua. Amo questa società e questa maglia e non voglio pensare ad altro”. In un’intervista concessa a ‘Il Corriere dello Sport’, il difensore della Roma Gianluca Mancini ‘giura amore’ ai colori giallorossi, confermando alcune sirene provenienti dall’Arabia Saudita e commentando le presunte liti con il neotecnico della squadra, Gian Piero Gasperini, con cui ha già avuto modo di lavorare ai tempi della comune militanza all’Atalanta: “Qualche volta discutevo con lui? Mai vero. Quando sono venuto alla Roma è stata la prima persona che ho chiamato. Io so cos’è la gratitudine”.
Mancini su Gasp e sulla finale di Budapest
“Gasperini è il più grande insegnante di calcio e tattica che io abbia mai avuto. In campo è un martello, è molto esigente e non cerca mai alibi. Con lui alzi l’asticella, è inevitabile. La finale di Europa League a Budapest persa contro il Siviglia è ancora una ferita aperta? Me la sogno spesso. E me la sogno male. Ferita che provoca dolore. Io non riguardo mai immagini di quella finale di Europa League, non ho mai rivisto quella partita e quando su Instagram scrollo i reel e mi ritrovo davanti agli occhi i video di quel rigore chiudo il telefono. Meritavamo quella coppa, quell’episodio ci ha condannati. Io poi sono stato un protagonista in negativo con l’autogol e con un rigore sbagliato. Budapest la porterò per sempre dentro”, ha concluso Gianluca Mancini.