Serie A

Milan, Ambrosini: “Ricci? Buon giocatore e con Modric…”

Massimo Ambrosini ha detto la sua sul nuovo centrocampo del Milan e sul ritorno di Allegri
Massimo Ambrosini, Dazn
Massimo Ambrosini, Dazn

La cessione di Reijnders ha spaventato ma non troppo i tifosi del Milan. L’acquisto nelle ore seguenti di Luka Modric ha calmato lo stupore dei tifosi, soprattutto perché nell’aria c’era la sensazione di un altro colpo di prospettiva, pronto a dare nuova linfa al centrocampo di Max Allegri. E così è stato. Nelle scorse ore, infatti, il club rossonero ha ufficializzato l’arrivo di Samuele Ricci dal Torino per 22 milioni di euro più bonus.

Un colpo per il presente, ma soprattutto in prospettiva, un centrocampista della Nazionale pronto a fare il grande salto in un top club europeo, seguito passo dopo passo dagli insegnamenti di una leggenda del calibro di Modric che lo affiancherà per tutta la stagione. A commentare questa nuova coppia del centrocampo rossonero, è stato l’ex leggenda milanista Massimo Ambrosini, intervenuto ai taccuini della Gazzetta dello Sport.

Ambrosini sul nuovo centrocampo del Milan

«Samuele Ricci è buon giocatore e un ragazzo di prospettiva, che ha l’attitudine e la volontà giuste. Il Milan ha bisogno di geometrie in mezzo al campo e per lui, con due mezzali di qualità e inventiva, può essere un play ideale per il fraseggio. Dove giocherà invece Modric? Può fare anche il registra davanti alla difesa. In certe partite o spezzoni, soprattutto a San Siro, ma Max la qualità la certa nelle mezzali e non mi stupirei se il croato giocasse lì».

Ambrosini su Allegri e Tare

Massimo Ambrosini ha poi detto la sua anche sul ritorno di Max Allegri che lui ha avuto in passato come allenatore al Milan: «Io sono nostalgico di natura e quando mi ricordo dei bei momenti del passato, sono sensibile. Gli auguro di avere lo stesso impatto che ha avuto con noi e sono convinto che sarà così. Alla luce di ciò che è successo la scorsa stagione, la trovo giustissima. Nessuna scelta ti dà la certezza di vincere o di ottenere risultati, ma Max darà senso di responsabilità alla squadra. Tare conosce il calcio e i calciatori, lavora sul campo e ha tanti anni di esperienza alle spalle. Parliamo di un dirigente che non vende fumo».