Serie A

Milan, Tomori promette un fioretto in caso di vittoria dello Scudetto: ecco cosa farà

Il Milan che ritorna a esser Campione d'Italia? Tomori ci crede ed è pronto a fare un fioretto
Fikayo Tomori, Milan
Fikayo Tomori, Milan

Il Milan è primo in classifica e sogna in grande. L’esempio del Napoli della scorsa stagione – una squadra con una rosa forte, senza competizioni europee e con un leader in panchina – rende possibile anche guardare più in là di quanto la razionalità oggi permetta. L’arrivo di Massimiliano Allegri, dopo il primo passo falso contro la Cremonese, gioca bene e vince al punto da essersi assicurato la cima della classifica, seppur dopo 7 giornate e con un punto di vantaggio su Napoli, Roma e Inter. Eppure, anche dallo spogliatoio quella parola che in altri ambienti sarebbe proibita, viene pronunciata con grande libertà tanto in privato, quanto in pubblico. L’ultimo in ordine cronologico ad aver parlato di Scudetto nella rosa rossonera è stato Fikayo Tomori. Il centrale francese, infatti, ha deciso di lanciare una sfida svelando di esser pronto a tingersi i capelli di biondo se a fine stagione dovessero laurearsi Campioni d’Italia, come rivelato ai microfoni di SportMediaset.

Un nuovo Tomori

«Adesso ho 27 anni, quasi 28, io ho un ruolo un po’ diverso da quando sono arrivato. Prima non parlavo italiano, adesso sì, quindi io faccio un po’ di tutto. È questo ciò che il mister ha detto mister e quindi io sento questa responsabilità. Questo mi piace. Il Pisa? Lunedì mattina ho detto ‘ok questa partita è passata, dobbiamo concentrarci sul Pisa’, perché sarà un’altra partita difficile, d’altronde non c’è una partita facile in questo campionato. Domenica abbiamo vinto, ma c’è un’altra partita anche perché giochiamo quindi di prima degli altri».

Sulla fase difensiva Tomori ha detto: «Non è solo compito dei difensori, ma la fa tutta la squadra. È tutto collegato, noi lavoriamo per essere più uniti, più compatti, perché sappiamo che se rubiamo a palla e se non prendiamo gol, dobbiamo attaccanti forti che possono decidere le partite. Saelemaekers? Noi due sappiamo di correre l’ uno per l’altro. Se lui sbaglia posizione io sono dietro, se io sbaglio posizione c’è lui. Ci conosciamo bene, lui ha qualità con la palla. Da quando è andato a Roma l’anno scorso è diventato un giocatore diverso rispetto a quello che vediamo oggi, ora ha più ha più fiducia, ha più qualità. Anche fuori dal campo siamo amici, parliamo praticamente ogni giorno quindi sì: abbiamo un buon feeling».

Tomori tra Scudetto, promesse e la nuova stagione

Tomori, poi, ha parlato anche della stagione attuale, facendo un confronto sia con lo scorso anno, sia sull’anno dello Scudetto: «L’anno scorso non è andata bene. Quest’anno abbiamo nuovi giocatori, un nuovo allenatore e adesso il clima è diverso: abbiamo iniziato bene la stagione e vogliamo continuare così, non solo nei singoli, ma anche per la squadra. A me il mister ha chiesto certe cose e io cerco di farle sul campo sono contento per le mie prestazioni e per come sta giocando la squadra. Analogie con il 2022? Abbiamo una squadra diversa, c’è un ambiente diverso, però ci sono delle similitudini: abbiamo la sensazione che ci sia un buon gruppo, che ha la mentalità di giocare partita per partita. Ora c’è il Pisa, poi l’Atalanta, poi la Roma: pensiamo ad ogni partita che giochiamo, come ci dice il mister. Poi è presto per dire ‘Vinciamo lo Scudetto’. In questo momento siamo ben posizionati. C’è una partita contro il Pisa in cui dimostrare che siamo forti. Cosa farei in caso di Scudetto? Non ci ho pensato. Magari mi faccio biondo, se facciamo qualcosa di straordinario…».

Tomori sul futuro

Non manca un accenno anche sul futuro e sul tema del rinnovo del contratto: «Come ho sempre detto da quando sono arrivato, il Milan è un grande club e finché dalla dirigenza non mi dicono ‘Adesso basta’, io resto qua, ho una casa qua. Non ho pensato onestamente troppo al rinnovo di contratto, perché voglio pensare alla prossima partita come vuole il mister. Poi, quando mi chiederanno del contratto, ci penserò».