Serie A, Simonelli: “Vorrei far disputare la 1° giornata all’estero…”

Il calcio sta prendendo una direzione non gradita a chi ha una visione più romantica di questo sport. Il potere del Dio denaro sta prendendo sempre più piede, a discapito dello spettacolo e, in alcuni casi, anche dell’incolumità dei calciatori stessi. Il calcio moderno vuole sempre più partite, con le finali di alcune competizioni – come la Supercoppa Italiana – che sono addirittura uscite dai confini nazionali per accordi economici con Paesi orientali. Ma se già quest’ultimo aspetto era motivo di discussione, ora la volontà di far giocare addirittura una partita di campionato lontana dall’Italia sta facendo discutere e non poco. Una novità che potrebbe verificarsi già da quest’anno, con la sfida tra Milan e Como che potrebbe giocarsi a Perth, negli Stati Uniti, ma sul quale ancora non si hanno conferme. Nel frattempo, però, il presidente della Lega di Serie A, Ezio Simonelli, ai taccuini del Corriere della Sera si dice pronto ad aumentare il numero di partite all’estero, proponendo anche alcune novità sul campionato italiano.
Le parole di Simonelli
«Milan-Como all’estero? Essendo Gravina vicepresidente UEFA, confido che anche Ceferin dica sì. Quanto alla FIFA, il presidente Infantino mi ha ascoltato con attenzione. Mi sarebbe piaciuto disputare tutta la prima giornata di campionato fuori dall’Italia. Avevo ricevuto una proposta economica dagli Stati Uniti d’America, sarebbe bello poterlo fare in futuro». Simonelli propone poi un nuovo orario per le partite di Serie A: «Vorrei far appassionare i giovani, distratti dai social. Le gare serali non possono iniziare alle 20.45: devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro». Il tema si sposta anche sulla necessità di migliorare il campionato di Serie A e su come fare:«Ci sono meno star straniere di una volta, ma il nostro torneo è il più incerto d’Europa. Va migliorata la vendita dei diritti tv all’estero. La prima è legata al discorso stadi, una vera urgenza non solo in vista di Euro 2023. I temi fiscali: se vogliamo rinverdire i fasti della Nazionale occorre investire sui vivai e in tal caso servono degli sgravi. Infine la pirateria, la madre di tutte le battaglie. Il danno economico per lo sport è di 350 milioni l’anno: sono partite le prime sanzioni per colpire l’utilizzatore del cosiddetto “pezzotto”, bisogna far capire che chi si affida alla pirateria sta rubando, quindi è un ladro. È un fatto anche culturale».