Serie A

Spalletti, la Juve e il ‘suo’ Napoli: “Emozioni importanti anche con Roma e Inter…”

Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del big match di campionato contro il Napoli di Antonio Conte: le dichiarazioni
Luciano Spalletti (Getty Images)
Luciano Spalletti (Getty Images)

“La maglia della Juventus è stata tessuta per vincere le partite. È chiaro che non stiamo vivendo un periodo bellissimo, ma arriviamo con più fiducia. È importante vedere che in allenamento si vanno ad acchiappare cose nuove. Questo è fondamentale e mi dà fiducia”. Così, in conferenza stampa alla vigilia della trasferta al Maradona contro il Napoli, il tecnico bianconero Luciano Spalletti commenta le tre vittorie consecutive tra campionato, Champions e Coppa Italia: “Ci sono momenti che durano giorni e settimane che passano in un attimo. Partite che valgono tre punti e rimangono lì e poi magari si disperdono e ci sono partite che rimangono nella storia per sempre: questa è una partita che può dire molto del futuro del nostro campionato e gli dedicheremo tutto quello che abbiamo. Una prova di maturità? Si può mettere così. Noi dobbiamo farci trovare pronti e sappiamo della difficoltà della partita perché giochiamo contro i campioni d’Italia. Poi dobbiamo confrontarci con l’ambizione di fare dei passi in avanti. La Juve può avvicinarsi al ‘mio’ Napoli? Mi rifaccio alle parole di John Elkann che tutti hanno sentito. Tutti fanno riferimento alla storia della Juventus ma non sanno che storia sarà, che futuro avrà. Essere al fianco di una società del genere c’è la possibilità di arrivare dove tutti i tifosi hanno il desiderio di tornare. Ci sono dei passaggi fondamentali, perché poi la qualità dei calciatori fa la differenza, solo la qualità dei calciatori. Il percorso è diluito nel tempo”.

Spalletti su Conte e la sfida al Napoli da ex

“Non ho mai affrontato Conte? Ci siamo incontrati molte volte in giro, una volta abbiamo giocato un’amichevole contro, a Coverciano ci siamo incontrati. Un allenatore bravo, lo ha fatto vedere. Anche quest’anno. Come persona non posso dire niente perché non lo frequento quotidianamente. Per il resto vado su quello che vedo in campo e lui è un allenatore top. Se sento particolarmente questa partita? Sono stati due anni in cui con il Napoli ci siamo resi felici a vicende. È stata un’emozione tremenda soprattutto quella dello Scudetto. Secondo me le belle storie hanno il potere dell’immortalità e rimarranno così per sempre. Poi ho vissuto emozioni importanti con Inter, Roma e Napoli. Oggi sono avversario di Inter, Roma e Napoli, ma voglio portarmi dietro tutte le persone belle di queste esperienze. Favorita? Non lo so, perché non parto con questi ragionamenti e lamentarsi non produce mai una buona classifica. So che a loro manca qualcosa a centrocampo, a noi in difesa dai tempi che furono e di conseguenza bisogna ugualmente tentare di vincere. Loro hanno un passato che gli consente di avere delle certezze e noi siamo alla ricerca di certezze”, ha aggiunto Spalletti.

Spalletti su Koopmeiners, David, Yildiz, McKennie e Locatelli

“Koopmeiners? Un calciatore elegante, geniale, estroso, che sa fare più cose, ha personalità. Mi aspetto che una volta visto quello che fa in campo ci sia sempre lo step successivo perché deve essere così. Il campo è talmente grande che ti permette di trovare sempre cose buone a chi ti vuole. Io gli voglio un po’ di bene. David? Non dipende mai dalle parole ma dai ritmi e dalle cadenze che tu vuoi andare ad acchiappare. Lui è un ragazzo intelligente, bravo ed ha una fisicità forte. Poi penso abbiamo questa voglia di dimostrare di che pasta è fatto. Io percepisco questa reazione ed è una cosa corretta che deve fare. Yildiz può giocare da centravanti domani? Sulla formazione preferisco prima darla ai calciatori se no faccio brutta figura domani quando entro e loro la sanno già. In queste partite ci si prende tutto il tempo a disposizione per andare a fare la formazione. Mi sembra di saperla ma mi è successo di cambiare qualcosa durante la notte. McKennie? È una persona forte che rende il calciatore forte. Ha questa disponibilità e modo di venirti incontro che sembra ti dica: ‘Tu chiedimi e io eseguo’. Lui parte e diventa esecutivo, si vede che il timore lo ha affrontato da piccolo perché per diventare coraggiosi bisogna affrontare le cose che ti fanno paura. Tenta giocate che non farebbero parte del suo repertorio e invece lui ci prova lo stesso. Locatelli? Ha personalità e ha la sua collocazione precisa nello spogliatoio. Poi conosce bene le sue caratteristiche anche se ogni tanto si fa trascinare in altre situazioni. In queste partite è stato pressoché perfetto e mi aspetto un’altra grande prestazione”, ha concluso Luciano Spalletti.