“Spalletti un vincente, ma come uomo lasciamo stare”: la bordata dell’ex Inter Miranda
“Come allenatore niente da dire: un vincente. Ha riportato l’Inter in Champions e ha gettato le basi per il futuro, ma come uomo… lasciamo stare. Il peggior allenatore avuto in Italia in tal senso. Mancini è stato un gentleman, De Boer non è stato capito. Ma Spalletti viveva col terrore che qualcuno parlasse male di lui. Se ci fa caso sono pochi i calciatori ad aver avuto buoni rapporti con lui”. In un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, l’ex difensore brasiliano Miranda rivolge una critica durissima al neo-tecnico della Juventus, con cui ha lavorato ai tempi della comune militanza all’Inter
Miranda, la lite con Spalletti e il flop all’Inter
“Appena arrivato, nel 2015, uno degli assistenti di Mancini mi disse che avrei dovuto migliorare molto a livello difensivo. Io rimasi un po’ così, in fondo qualcosina avevo fatto… ma aveva ragione. La Serie A mi ha completato. Con Spalletti litigammo per questioni di campo. Non ama chi gli si mette contro e ha opinioni diverse. Dopo quel diverbio, successo nel mio ultimo anno all’Inter, ho iniziato a giocare sempre meno. Mi schierava una volta sì e un’altra no. Così è difficile entrare in condizione, soprattutto se ti ritrovi a giocare solo le partite importanti. Potevo dare di più? Dipende dai punti di vista, ma in generale penso di sì. Con Mancini, De Boer e Pioli ero titolare, poi è arrivato Spalletti. Uno che ha imposto la paura”, ha concluso Miranda.