Spogliatoio Inter spaccato: il like di Thuram infiamma il caso Calhanoglu

Beppe Marotta ha provato a gestire la tensione dopo le dichiarazioni di Lautaro Martinez, che da capitano ha parlato senza preoccuparsi troppo delle possibili fratture nello spogliatoio. Il presidente dell’Inter ha cercato di spostare l’attenzione mediatica su Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco, già considerato in uscita e colpevole – agli occhi della dirigenza – di non aver preso le distanze dai commenti poco graditi di genitori, amici e conoscenti, sembrava essere il bersaglio ideale delle parole dell’attaccante argentino. Tuttavia, come confermano anche le reazioni social più recenti, Lautaro si riferiva a una situazione più complessa.
Un “like” di troppo
Lo sfogo di Calhanoglu, che su Instagram ha mostrato chiaramente il suo fastidio verso le dichiarazioni di Lautaro e Marotta, non è passato inosservato. Anzi, ha raccolto consensi significativi: tra questi, quello – piuttosto pungente – di Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, e quello di Marko Arnautovic, amico stretto del turco e tra i più legati a lui nello spogliatoio dell’Inter 2024/25. Arnautovic, oggi fuori rosa, si è espresso apertamente, al contrario di Marcus Thuram, il cui like ha un peso ben più rilevante. Il gesto dell’attaccante francese non può essere liquidato come una semplice svista: indica chiaramente che il difficile finale di stagione ha lasciato ferite profonde e che il momento della resa dei conti è arrivato.
La squadra va in vacanza
In questo scenario complicato, Cristian Chivu non ha responsabilità. Il nuovo allenatore nerazzurro si trova ad affrontare una situazione già compromessa, aggravata ulteriormente dall’esperienza del Mondiale per Club, che ha reso il suo inizio d’avventura ancora più complicato. Ora sarà proprio lui, con il sostegno della dirigenza, a dover ricomporre ciò che si è rotto durante il ritiro negli Stati Uniti. La squadra rientrerà a Malpensa nella notte, poi scatteranno le vacanze per i giocatori – alcuni, come lo stesso Lautaro, potrebbero non tornare neppure a Milano – e la ripresa degli allenamenti è fissata per il 23 luglio. Una cosa, però, è chiara: quanto accaduto a Monaco ha segnato un punto di non ritorno nei rapporti all’interno del gruppo. E l’Inter non può più far finta di nulla