Serie A

Vardy si sblocca ed entra nella storia della Cremonese

L'attaccante inglese realizza il suo primo gol in Serie A aprendo l'1-1 dello Zini contro l'Atalanta
Jamie Vardy, Cremonese
Jamie Vardy, Cremonese

C’è il nome di Jamie Vardy nell’1-1 della Cremonese contro l’Atalanta. Schierato titolare da Davide Nicola, l’attaccante ha ricambiato la fiducia del tecnico aprendo il tabellino della sfida dello Zini. Sbarcato in Lombardia in estate a parametro zero dopo aver scritto la storia con il Leicester, club con il quale ha segnato 200 gol in 500 partite vincendo una storica Premier League nel 2015-16 con Claudio Ranieri in panchina, il classe ’87 ha messo a referto la sua prima rete in Serie A.

Vardy riscrive la storia della Cremonese in Serie A

Un gol che, come sottolinea Opta, gli permette di entrare ufficialmente nella storia del club grigiorosso come il calciatore con l’età più elevata a segnare in Serie A e il primo inglese a segno. “Era un po’ che non esultavo, sono molto felice – commenta Vardy nel postpartita –. Ci tenevo tanto a segnare e cerco sempre di mettermi nelle condizioni di farlo: oggi ci sono riuscito. La Serie A? Campionato diverso da quello inglese, che è molto più fisico e veloce. Qui invece sono più tecnici e tattici: un bene per me, così posso crescere”.

Cremonese, Nicola su Vardy

Per lui anche i complimenti del tecnico della Cremonese Davide Nicola: “Sono meravigliato dalla capriole dopo il gol (ride, ndr)! Vardy è stato accolto con entusiasmo da tutti, ma la cosa più bella è che si è messo completamente a disposizione. Portare un giocatore del suo calibro, con la carriera che ha avuto, non è semplice: cambiare Paese, adattarsi a un nuovo calcio, richiede coraggio e professionalità. E lui ha portato entusiasmo, mentalità e un modo di lavorare che spiega perché certi campioni arrivano così in alto. È un esempio costante, dentro e fuori dal campo. Con giocatori del suo livello non serve chiedere nulla: sanno perfettamente cosa fare. Vardy ha un’intelligenza tattica straordinaria, legge la partita, capisce quando serve spingere e quando invece bisogna coprire. Gestisce gli spazi con una lucidità impressionante, e anche il volume di corsa è calibrato alla perfezione. Ti rendi conto subito perché ha giocato ai massimi livelli per così tanti anni. Lo stesso discorso vale per Vazquez e altri elementi esperti del gruppo: non devi spiegare, ti seguono e trasmettono ai più giovani”.