Sampdoria, che peccato: quanti punti persi da situazione di vantaggio

Peggio di così non poteva andare: dopo 79 anni, per la prima volta nella sua storia, la Sampdoria retrocede in Serie C. Un’annata disgraziata per i blucerchiati, partiti con tutte le intenzioni di conquistare la A ma finiti nel baratro. I liguri non sono mai riusciti ad avere continuità di rendimento nonostante i diversi cambi in panchina: partita con Pirlo, la società ha poi virato su Sottil e Semplici prima di chiamare Evani e tentare il miracolo. Lo 0-0 a Castellammare contro la Juve Stabia, però, condanna la Sampdoria a una retrocessione tanto dolorosa quanto inaspettata a giudicare dal monte ingaggi della rosa – intorno ai 20 milioni di euro – e dai nomi forti quali Gennaro Tutino e Massimo Coda, veri e propri veterani della categoria.
Sampdoria: ecco cosa non è andato
Nemmeno con il mercato di gennaio la società è riuscita a rivitalizzare la squadra, sprofondata in una crisi profonda, frutto di un rendimento interno molto deludente (solo sei vittorie, altrettanti ko e sette pareggi al Ferraris), nonostante il sostegno immancabile dei proprio sostenitori, sempre oltre i 20mila nelle gare casalinghe. I blucerchiati, però, avrebbero potuto scrivere un epilogo differente se solo non si fossero fatti rimontare innumerevoli volte: ammontano infatti a 27 i punti persi dalla Sampdoria da situazione di vantaggio.