Sampdoria in Serie C: esplode la rabbia dei tifosi, tensione altissima su Niang

La retrocessione della Sampdoria in Serie C ha scatenato la dura reazione della tifoseria più calda, delusa e furiosa dopo il pareggio con la Juve Stabia che ha sancito il verdetto. A finire al centro della contestazione è stato in particolare Mbaye Niang, colpevole, secondo molti, di aver fallito una clamorosa occasione da gol che avrebbe potuto tenere vive le speranze di salvezza almeno fino ai playout.
Niang preso di mira
Nel tentativo di evitare lo scontro diretto con i tifosi, la squadra blucerchiata era inizialmente atterrata a Milano Malpensa, ma successivamente si è optato per il ritorno a Genova nelle prime ore del mattino. Una volta rientrati, i giocatori hanno lasciato il centro sportivo e da allora non si sono più visti, alimentando la percezione di distacco e incertezza sul futuro. La tensione è salita ulteriormente mercoledì sera, quando sotto casa di Niang si sono radunati alcuni ultras. Secondo quanto emerso, sarebbero stati accesi fumogeni e fatto esplodere un petardo, in un gesto che ha reso evidente il clima pesantissimo attorno alla squadra. Con l’attaccante, in quel momento, era presente anche il compagno di squadra Vieira. Solo il rapido intervento della Digos ha evitato che la situazione degenerasse.
Incognita futuro
Nel frattempo, resta da chiarire cosa accadrà nei prossimi giorni. I giocatori, da regolamento, sono ancora vincolati al club fino al 31 maggio, e l’intenzione della società sembrerebbe quella di proseguire con gli allenamenti, nonostante il campionato sia ormai chiuso. Per la Sampdoria si apre ora una fase complicata, fatta di profonde riflessioni e di una necessaria ricostruzione: la prossima stagione sarà la prima in Serie C, e molti degli attuali componenti della rosa potrebbero non farne più parte.