Calcio

Tempesta su Eto’o: contestazioni e caos nel Camerun – VIDEO

Dopo lo 0-0 con l’Angola, il presidente federale nel mirino: “È colpa sua se non ci siamo qualificati!” l'urlo dei tifosi in tribuna
Samuel Eto'o
Samuel Eto'o

Non c’è pace per Samuel Eto’o, sempre più al centro della bufera che scuote ormai da tempo il calcio camerunese. Dopo il deludente pareggio per 0-0 contro l’Angola, che ha messo a rischio la qualificazione diretta ai Mondiali 2026, il presidente federale è stato aspramente contestato da un gruppo di tifosi sugli spalti dello stadio Ahmadou-Ahidjo di Yaoundé, vicino a dove era situato l’ex attaccante. “Deve andarsene! È colpa sua se non ci siamo qualificati!” ha urlato uno spettatore alle sue spalle, scatenando la reazione stizzita dell’ex fuoriclasse di Barcellona e Inter, che si è voltato furioso per replicare. L’episodio, immortalato in video e diffuso sui social, ha mostrato un Eto’o visibilmente provato ma trattenuto dal ministro delegato alla Giustizia, Jean de Dieu Momo, seduto accanto a lui.

Difesa a spada tratta

Proprio Momo è poi intervenuto per difendere il presidente: Un gruppo di individui provocava continuamente Eto’o, nonostante fossero stati invitati da lui stesso. La sicurezza li ha allontanati per il loro comportamento inaccettabile“, ha scritto su Facebook, parlando di una messa in scena orchestrata per screditarlo“. Ma al di là dell’episodio, il caso rivela una crisi gestionale che sta logorando il sistema federale ormai da tempo. Dallo scontro istituzionale con il ct Marc Brys, imposto dal governo ma mai accettato da Eto’o, fino ai risultati altalenanti in campo, l’ex attaccante sembra aver perso il controllo del suo progetto. I Leoni Indomabili dovranno ora aggrapparsi ai playoff di novembre per restare in corsa verso il Mondiale, mentre la leadership del campionissimo, appare sempre più in bilico tra orgoglio personale e fallimento sia politico che sportivo.