Troppi infortuni? Il dott. Volpi: “Si gioca troppo e ci si allena poco”
I tanti infortuni che hanno caratterizzato questo inizio di stagione sono da giorni motivo di analisi. Tra le cause scatenanti molti esperti hanno individuato il ritmo e il numero di partite ravvicinate che vengono giocate ormai da anni a questa parte e che portato un danneggiamento di alcune parti del corpo più sensibili allo sforzo. Per entrare maggiormente nel dettaglio e comprendere più a fondo la correlazione tra causa e conseguenza è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io lo sport su Rai Radio 1, il medico dell’Inter responsabile di chirurgia del ginocchio e traumatologia dello sport dell’Istituto clinico Humanitas di Milano, il dottor Piero Volpi:
«L’infortunistica nel calcio è un problema costante e in crescita. Si fa fatica a ridurre e a contenere questi incidenti, ma si gioca troppo e soprattutto ci si allena poco. Tra i problemi principali c’è la densità delle partite. Abbiamo calciatori che giocano tutto l’anno, anche due volte a settimana per lunghi periodi. Ma non è sufficiente dire si gioca troppo. Bisogna dire si gioca troppo e ci si allena poco. Le qualità che deve avere un giocatore come la forza, l’alta velocità e resistenza sono difficili da inserire nel piano di un ciclo settimanale di una squadra di calcio. Si arriva ad avere 240-250 allenamenti nel corso della stagione di cui solo il 25% sono veramente allenanti. E questa è tra le cause prevalenti di infortunio».