Calcio

Zubizarreta e quel blackout dopo la finale col Milan

L’ex portiere di Barcellona e Spagna rivive uno dei momenti più duri dopo il crollo contro i rossoneri
Pallone
Pallone da calcio (Getty Images)

Nel ripercorrere gli anni più delicati della sua carriera, Andoni Zubizarreta ha rivelato a Onda Cero un episodio rimasto impresso come una ferita ancora aperta. All’indomani della pesante sconfitta del Barcellona nella finale di Champions del 1994, il 4-0 subito dal Milan, il portiere visse un vero blackout emotivo nel pieno del suo trasferimento al Valencia. “Un giorno, mentre andavo per strada, non so perché, ho fermato la macchina e sono rimasto parcheggiato per non so quanto tempo. Quelli che pensavo fossero cinque minuti si sono trasformati in molto più tempo. Sono rimasto parcheggiato per due ore“, ha raccontato.

Un momento inspiegabile

Il rientro in sede fu quasi surreale: l’allenamento era già terminato e il tecnico Parreira rimase interdetto davanti alla sua assenza. Zubizarreta, oggi 126 presenze con la Spagna alle spalle, ricorda nitidamente quel momento sospeso: “Dopo, sono salito in macchina e mi sono diretto all’allenamento. Quando sono arrivato, era già finito. Parreira mi ha guardato e mi ha detto: “Cosa è successo? Sei un professionista”. Sono rimasto fermo per due ore, e ci sono due ore della mia vita che non so dove siano”. Una crepa personale in una fase di forte pressione, che l’ex portiere non esita a rileggere con lucidità: ammette infatti che quello stato mentale “sarebbe stata una buona ragione per andare in terapia e poterci lavorare sopra“, un messaggio che oggi suona quasi come un invito alla consapevolezza per tutto il mondo del calcio.