
Non esiste l’indipendenza dello sport, spesso e volentieri anche due pratiche che sembrano apparentemente distanti e inconciliabili possono essere in realtà motivo di passione per un individuo comune. Per esempio: calcio e motociclismo sembrerebbero due cose completamente opposte, eppure sono molti gli appassionati di entrambe che passano da ventidue giocatori che danno un calcio a un pallone, a dei piloti che si sfidano a velocità surreali per arrivare l’uno prima dell’altro. Tra questi rientra anche Maurizio Sarri. Il tecnico della Lazio, noto per il suo amore per il calcio e il ciclismo – altri due sport molto lontani tra loro – ha ammesso di avere anche una grande passione per la MotoGP e, intercettato dai microfoni di Sky Sport, ha detto la sua sul Mugello e su un pilota in particolar modo.
Sarri tra derby, Acosta e Mugello
«Gioco in casa teoricamente molto in casa, abito non lontano da qui anche se è stati un viaggio di tre ore perché gli ultimi chilometri sono stati impegnativi. Seguo sistematicamente la MotoGP. Un pilota che potrebbe essere attaccante delle mie squadre? Uno che mi dà gusto è Acosta. Pensavo potesse esplodere velocemente, ma è caduto qualche volta di troppo. Il mio tifo, però, va ai nostri piloti italiani. Quale atmosfera è più calda tra il derby e il Mugello? Il derby è roba grossa, è pesante per la settimana prima e quella dopo, soprattutto se perdi che lo diventa fino alla partita dopo. Qui c’è un’atmosfera bellissima »