MotoGP, A. Marquez vince e Bagnaia buca: le parole dei protagonisti
La sfortuna è la compagna più stretta di Pecco Bagnaia in questo inizio di stagione. A Sepang il secondo problema con le gomme in questo motomondiale lo costringe a ritirarsi quando era terzo alle spalle di Alex Marquez, che ha poi vinto la sua terza gara stagionale, e Pedro Acosta, che ha concluso secondo davanti a un eccellente Joan Mir. Il foro sulla gomma posteriore lo aveva costretto a risparmiarsi già dal dodicesimo giro, quello in cui i dati evidenziano la foratura, poi però la situazione si è fatta insostenibile, costringendolo a lasciare la gara e passare dalle ottime sensazioni di sabato e domenica mattina, all’amaro in bocca per non esser stato competitivo. A esultare sono quindi gli altri. Il già citato Marquez torna al successo dopo Catalogna, Pedro Acosta guida benissimo e approfitta del crollo di Bagnaia, a Mir viene steso un tappeto rosso Ducati dal ritiro del torinese che gli permette di tornare al podio mostrando anche buoni progressi della Honda. Per commentare la gara i protagonisti sono intervenuti ai microfoni di Sky Sport dopo aver superato il traguardo.
MotoGP | Bagnaia: “Siamo molto sfortunati. Portimao? Sevirà…”
«In primis il pensiero va a Rueda e Dettwiler che sicuramente non se la stanno passando bene. Le notizie ufficiali su Rueda ci fanno sapere che è tutto apposto, non si sa nulla invece su Dettwiler. Va detto che è stato uno spavento grosso, iniziare la giornata così non è il migliore dei modi. Pensare che dei ragazzi di Moto3 debbano fare una gara di dieci giri dopo quanto visto non è semplice. Ti rendi conto che i problemi di tutti i giorni passano in secondo piano. Tipo il mio. Quest’anno stiamo avendo sfortune varie. Dai dati abbiamo visto che la foratura è arrivata al dodicesimo giro e perdeva pressione. Pensavo di non esserla riuscito a gestire bene, perché di colpo ho perso grip. Il calo coincide con la foratura. Purtroppo sono le gare. Quando mi sono fermato il livello era 0.6. Sicuramente resta un bel weekend, abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma non lo abbiamo chiuso nel migliore dei modi. Oggi stavo gestendo il gap su Alex, stavo cercando di essere preciso e perfetto con la gomma dietro, staccavo bene e mi difendevo da Acosta. Sicuramente porteremo avanti il lavoro fatto questo weekend. Se è la strada giusta? Non voglio portarmi troppo avanti. Vedremo a Portimao dove c’è bisogno di tanta stabilità».
MotoGP | Alex Marquez: “Abbiamo avuto pazienza. Il mio piano era chiaro”
«Ieri abbiamo fatto fatica, il feeling non era il top e le aspettative erano alte. Siamo arrivati qui credendo di poter far molto bene, poi venerdì ci sono state le due cadute e tutto si complica un po’. Non avevo lo stesso feeling di febbraio, ma abbiamo avuto pazienza e serenità. Questa mattina abbiamo cambiato qualcosa e ho ritrovato fiducia. Il piano era superare subito e gestire bene la gomma fino alla fine».
MotoGP | Pedro Acosta: “Non ho usato il device. Vi spiego perché”
«Oggi è andata meglio di ieri, abbiamo provato qualcosa che non mi è piaciuto al Warm Up e quindi ho provato a gestirmi io. Il device è stato gestito bene, c’è da essere contenti. L’ho usato uno o due giri dietro Pecco per superarlo alla prima o all’ultima curva, ma non è servito e quindi non l’ho usato così la gomma prendeva meno temperatura. Devo fare due belle gare prima di finire l’anno. Arrivare tra i primi tre nel motomondiale? Bell’obiettivo, ma difficile. Dobbiamo lavorare per migliorarci, non per questi obiettivi».
MotoGP | Mir: “Non so se avrei raggiunto Bagnaia. La moto? Per crescere dobbiamo…”
«Prima di tutto sono contentissimo di sentire che la situazione sia migliore per Rueda e Dettwiler. Per noi è difficile metterci la tuta e andare in pista dopo aver visto un incidente del genere. Siamo persone anche noi. La gara è stata difficile. Sapevamo che le gomme qui calavano tantissimo, dovevamo gestirle. Mi sono sentito bene con il davanti tutto il weekend, mi ha salvato la gara perché non c’è grip qui. Quando ho visto che Bagnaia era in difficoltà ho iniziato a prendergli tre o quattro decimi a giro, non so se sarebbe stato sufficiente per raggiungerlo. Mi dispiace per lui, ma sono contento anche per il mio podio. La crescita della moto? C’è da lavorare nelle staccate. Questa moto si è sempre guidata con questo stile, ma oggi la MotoGP vuole cose diverse. Quando guidi tutti i giri così si commettono tanti errori e non riesco ad esprimere il mio potenziale. Dobbiamo migliorare la moto per fermarla più con il posteriore che con l’anteriore. Se riusciamo a mantenere questa entrata in curva e manteniamo grip in uscita avremmo un pacchetto molto competitivo per l’ano prossimo».