MotoGP, Bagnaia vince ma Marquez è campione del mondo: le parole dei protagonisti

Il Gran Premio di Giappone si conclude con una doppia festa. Da una parte quella dedicata a uno stoico Pecco Bagnaia che, dopo il successo nella Sprint Race, si conferma anche in gara lunga dominando dall’inizio alla fine, nonostante i problemi al motore che gettano dallo scarico un brutto fumo azzurro che terrorizza il box Ducati e non solo. Dall’altra, invece, quella per Marc Marquez. Il pilota spagnolo, sei anni dopo, torna a essere campione del mondo. I due secondi posti a Motegi, le difficoltà del fratello Alex, sono un risultato sufficiente per aggiungere ufficialmente il suo nono petalo al trofeo della MotoGP, a conquistare il suo nono titolo mondiale e a eguagliare una leggenda del calibro di Valentino Rossi. A chiudere il podio in terra giapponese è la Honda di Joan Mir che conquista un eccellente terzo posto. Di seguito le parole dei protagonisti di questo weekend di MotoGP ai microfoni di Sky Sport.
MotoGP | Bagnaia: “Che orgoglio. Ora spero di poter lottare con Marquez”
«Mi hanno detto dopo che stavo perdendo del fumo dallo scarico. Avevo avuto solo l’impressione di uscire piano dalle curve. Dobbiamo capire cos’è successo, non so cosa sia, ci mancava solo la squalifica oggi. Non l’avrei presa molto bene. Per me è un grande peccato non aver potuto sfruttare quello che ho sempre fatto prima. Questo è il primo weekend in cui sento le cose a posto e abbiamo fatto paura. Dopo un anno così era difficile pensare di riuscire a trovare una quadra, ma oggi ho proprio goduto. Già da Misano mi diverto a guidare la moto, mi dispiace solo che sia arrivato solo ora. Sarò anche un po’ testone, ma c’è da dire che l’ultima persona che smette di credere in me sono io. Sapevo benissimo che appena sarei stato messo in condizione di star lì davanti ci sarei riuscito e questo mi rende molto orgoglioso di me stesso. Non devo paragonarmi a Marquez. Qui abbiamo dimostrato quello che siamo. Abbiamo avuto lo stesso tempo dell’anno scorso, parlano i fatti: questo è il nostro livello. Sicuramente Marc ha corso con l’idea del mondiale in testa. Le prossime sono gare amiche per entrambi, faremo il possibile: sarebbe bello lottare con lui fino alla fine».
MotoGP | Marquez: “Giornata perfetta! Bello lottare con i più giovani”
«Non voglio pensare a quello che è stato, sennò sto male dentro. Sono in pace con me stesso. Ho avuto un infortunio e ho peggiorato le cose per decisioni mie. Dopo ho fatto delle scelte difficili ma giuste che mi hanno portato a essere qui. Il ciclo si è chiuso in Giappone, con il mio team al podio e sono contento che ci sia arrivato anche Honda. Per me è stato la giornata perfetta. Quando sono arrivato secondo ero più preoccupato del fatto che Mir finisse la gara da terzo, almeno sarebbe finito tutto nel migliore dei modi. Quando sei in alto e cadi ti fai più male. Ogni anno è importante, ma ritornare è stata la sfida più difficile. Ammetto che per tornare al top sono dovuto andare nel team più forte del momento e con la moto migliore che è Ducati. In tanti mi hanno aiutato e voglio ringraziarli tutti. Oggi sento qualcosa di stranissimo. A Jerez quando ero tornato avevo voluto provare a tornare perché dovevo stare in pace con me stesso. Adesso sono di nuovo in pace. La scelta di andare in Gresini? In quel momento sì, perché volevo tornare a lottare per i primi posti e non ero pronto per un mondiale. Sono tornato competitivo e oggi sono in una nuova famiglia: è bello lottare contro piloti più giovani».