MotoGP, Dall’Igna esalta Marquez dopo Brno. Ma su Bagnaia…

Marc Marquez ha vinto di nuovo. A Bruno in Repubblica Ceca il pilota spagnolo si è confermato, su una pista complicata e non idonea per le sue caratteristiche, il pilota più forte e veloce attualmente presente in MotoGP. In sella alla sua Ducati ha portato ancora una volta il rosso sul podio, premiando il lavoro fatto con lui dal team italiano che, però, non è riuscito a fare lo stesso con il compagno di team Pecco Bagnaia. Il torinese, infatti, si è dovuto accontentare di un quarto posto alle spalle della KTM di Pedro Acosta, a conferma delle difficoltà che sta affrontando nel corso di questa stagione. Difficoltà dovute anche a una moto con la quale non è mai scattato quel feeling necessario per potersi esprimere al massimo, nonostante l’illusoria partenza in pole position. Un weekend che si presentava molto promettente, dunque, per Ducati, ma che si è rivelato double face e che, sul proprio profilo Linkedin, Gigi Dall’Igna – direttore generale del team – ha commentato analizzando il rendimento di entrambi i piloti del box.
Dall’Igna celebra Marc Marquez
«Ottava vittoria stagionale su dodici gare, settantesima nella storia, quinta doppietta consecutiva tra Sprint e GP, Marc è il primo pilota Ducati a raggiungere questi traguardi, avendo vinto tutte le gare Sprint del sabato tranne una. Si tratta di un primato che mette in secondo piano le mere vittorie, e la dice lunga sul grande lavoro che stiamo facendo in simbiosi moto-pilota, rendendoci giustamente orgogliosi. Un doveroso tributo a quella che è l’ennesima prova della classe strepitosa di Marc, travolgente e, soprattutto, intelligente; sapendo sempre come gestire le diverse situazioni e condizioni di gara, sia che si prenda la testa della gara dal primo all’ultimo giro in comando assoluto, come in Germania, sia che si parta in maniera più cauta, per poi andare al massimo a metà del GP, tenendo tutti a distanza di sicurezza senza correre rischi, come ha fatto domenica. Ottimizza ogni circostanza, sia in condizioni di asciutto che di bagnato, nei momenti cruciali tirando fuori il meglio dalla moto e da se stesso, unendo saggezza e istinto, modulando l’esperienza di un Campione e l’inesauribile voglia di vittoria: sì, un Campione che, proprio per esserlo, dimostra umiltà nella consapevolezza che ha di dover ancora crescere e migliorare».
E su Bagnaia…
«Pecco è stato davvero bravo, con un’ottima partenza, come già fatto nella Sprint di sabato dopo la sua straordinaria prima Pole position stagionale: prendere il comando e tenere duro il più a lungo possibile, girare forte fino alla fine, sfiorare il podio. Un podio che avrebbe meritato visto quanto accaduto in volata. Un quarto posto però, significativo per il modo in cui si è sviluppato. A mio avviso il suo miglior weekend di questa stagione: due ottime gare, con segnali di miglioramento, e un passo che punta alle prime posizioni. Anche lui è stato sfortunato, ed è stata colpa nostra. Bisogna essere in grado di apprezzare ogni piccola indicazione e reazione positiva che arriva dalla moto e soprattutto dal pilota oltre che dalla squadra: l’aspetto più importante è non mollare mai e lavorare tutti insieme sodo».