MotoGP, il Balaton al centro delle polemiche: è un circuito sicuro?

La MotoGP tornerà in pista nel weekend di Ferragosto in Austria dopo una lunga attesa dovuta alla pausa estiva. Al RedBull Ring i piloti si metteranno a caccia dei punti necessari per raggiungere i propri traguardi. Marc Marquez cercherà l’ennesima vittoria e l’ennesimo passo verso il successo, Pecco Bagnaia una rinascita fin troppo attesa. Un appuntamento che anticiperà uno dei GP più discussi del calendario: il Balaton di Ungheria. In programma tra il 23 e il 24 agosto il gran premio ungherese attira sempre molte polemiche per via della sua complicata percorribilità, per il layout e per una scarsa sicurezza in alcuni punti della pista che spaventa e preoccupa piloti e non solo. Anche quest’anno, dopo i test stagionali Ducati sulle Panigale V4 S svolti da Bagnaia, Marquez e il collaudatore Pirro il tema è tornato a essere d’attualità.
Bautista sul Balaton Park
Ad affrontare i problemi del Balaton è stato il pilota Superbike Alvaro Bautista, dopo la denuncia arrivata da Iker Lecuona: «Devo dire che mi ha sorpreso in positivo. L’asfalto offre un ottimo livello di grip. Tuttavia, alla Curva 1 il muro è molto vicino, così come all’esterno della Curva 5. In quei due punti, se qualcosa va storto, può diventare pericoloso. Con le Superbike abbiamo inserito la quinta marcia solo in un rettilineo, e subito dopo abbiamo dovuto scalare. In realtà, considerando che le MotoGP possono adattare i rapporti del cambio e trasmissione, potrebbe anche darsi che non utilizzino nemmeno la quinta marcia».